Il futuro dell’Europa è la guerra civile

DI ASH SHARP


strategic-culture.org


L’Europa si sta suicidando – o perlomeno i suoi leader hanno deciso di ucciderla. Se gli europei li faranno fare, questa è, naturalmente, un’altra questione. – Douglas Murray, The Strange Death of Europe


L’Europa è la mia casa, è dove vivo. Qui si trova tutto ciò che mi è di più caro. Il mio paese, separato dagli altri, un po’ strano, provinciale, bruttino; la Gran Bretagna della Brexit, terra di pessimo cibo e di una cattiva reputazione sull’igiene dentale e sulla pulizia della casa, è anch’essa un paese europeo. Solo Dio sa che brutto periodo è questo per essere un inglese all’estero. Solo lui sa quanto faccia male guardare le cose da fuori. Ieri ci ha portato la storia del 78enne Richard Osborne-Brooks.


Un portavoce di Scotland Yard ha dichiarato:


‘Alle ore 0.45 di mercoledì 4 aprile, la polizia è stata chiamata da un uomo per riportare di un furto in corso ad un indirizzo in South Park Crescent, Hither Green SE6, e di un uomo ferito’.


‘Il residente 78enne ha trovato due uomini all’indirizzo. Ne è seguita una colluttazione tra uno dei due ed il padrone di casa. L’uomo, di 38 anni, ha subìto una ferita da taglio alla parte superiore del corpo’.


‘Il Servizio Ambulanza di Londra ha portato il ferito, trovato collassato in Further Green Road, SE8, in un ospedale del centro della capitale. È stato dichiarato morto alle ore 3.37’.




Cos’è successo in séguito? Il pensionato è stato arrestato con l’accusa di omicidio. Omicidio! Un crimine che richiede premeditazione ed il non avere giusta causa. Il signor Richard Osborne-Brooks ha scoperto e successivamente ucciso un uomo armato che era entrato in casa sua. Oramai l’inglese medio è un servo dello Stato e soggetto a vessazion – per aver fatto quel che qualsiasi uomo farebbe in una situazione del genere. Dovremmo dunque accettare che dei criminali possano comodamente entrare nelle nostre abitazioni, minacciare di ucciderci e prendere ciò che vogliono?


Questa è giustizia farsa in ogni epoca storica, figurarsi nell’attuale, in cui siamo travolti dal crimine. È più probabile essere stuprati a Londra che a New York. Il terrorismo è incontrollabile. L’Islam è trattato coi guanti bianchi, meglio della nostra religione, ed oramai è in controllo di sempre più territori in tutto il paese. I leader della fede cristiana si sono semplicemente arresi. I bianchi britannici sono una minoranza nella loro stessa capitale. La libertà d’espressione è da tempo morta nella terra dei miei avi. Questo discorso oramai l’avrete sentito mille volte. La retorica del terrorismo non vincerà mai. La polizia persegue l’hate speech fatto online, non le rapine – come detto dall’ingiustamente disprezzata Katie Hopkins: se questo è il terrorismo che sta perdendo, figurarsi se vincesse.


I nostri poliziotti visiteranno oggi le moschee per parlare dei reati d’odio.
Se doveste subire un odio anti-islamico, segnalatelo a @TellMamaUK e digitate 999 in caso di emergenza. #WeStandTogether pic.twitter.com/j92uOU6UgC



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Questi non sono poliziotti. Questi sono ufficiali di sicurezza, il cui compito è raccogliere informazioni sui crimini commessi contro il buon nome dell’Islam. Non hanno alcun potere di arrestare, né di comminare multe. Questo giovanotto è pagato dallo Stato per fiutare l’odio. Il tipo di odio che ovviamente obbedisce alle idee neo-Marxiste.
I’m from a little place called Great Britain,
But I dunno if I love or hate Britain,
These words upon my page written,
Are the things that make and break Britain. ~ Scroobius Pip


Anche altri paesi europei probabilmente hanno problemi simili che non vengono segnalati. Forse sei uno svedese, ed il governo ti ha mentito sul tuo paese delle meraviglie, democratico e socialista; o forse sei tedesco, e ti hanno detto che devi soffrire le pene dell’inferno, per espiare gli indelebili peccati commessi dal Reich. Proprio le idee del Reich rimangono tuttora la grande arma contro i popoli europei, contro le nostre identità nazionali. Non appena dici che forse il multiculturalismo è una piaga, ti danno del nazista.


Allora è nazista questa cinquantenne insegnante, quando parla così dei suoi studenti per la maggior parte immigrati:







“La differenza tra il loro mondo al loro paese ed il nostro è troppo vasta, non credo sia ricucibile. La Sharia è, per molti studenti, di gran lunga superiore alle leggi dello Stato”.

Solo un folle potrebbe non essere d’accordo. Chiunque abbia un po’ di cervello può capire come per il fedele sia più importante obbedire alle leggi di Dio, piuttosto che integrarsi all’ombra triste di un Occidente, che no sa neanche più quali siano i propri valori. Non sappiamo perché esistiamo. Impedito loro di avere un’identità nazionale, gli europei sono meri involucri. Ci viene detto che siamo liberi, ma in realtà non lo siamo. Ed in ossequio alle richieste orwelliane dei nostri padroni, ignoriamo la realtà in favore della fantasia.

La triste realtà è che, molto probabilmente, questo continente sarà teatro di un’altra guerra. Non sarà un conflitto tra paesi, ma dentro i paesi – ed avrà l’ideologia come causa primaria. Considerato che in molti paesi si sta andando verso la scomparsa demografica degli europei bianchi, il potere – le élite globaliste, apolidi ed autoreferenziali che guidano la maggior parte delle nazioni europee – accelererà il processo. I telegiornali aumenteranno la propaganda. Vedremo agenti delle forze dell’ordine, come quelli visti ad Hackney, dispiegati in tutto il paese. I contribuenti pagheranno per la propria carcerazione, si trincereranno in casa, comunque incapaci di difendere le proprie abitazioni.

“C’è un aumento di crimini all’arma bianca, e nessuno fa niente. Lo Stato dovrebbe considerare le violenze delle gang come atti di terrorismo vero e proprio. Sono anzi ben più pericolose“. Dr. Mohammed Rahman

Il problema è che lo Stato stesso rifornisce di armi tali gruppi. Usare l’islamofobia per reprimere il dissenso, ed i giovani e violenti immigrati per rendere le strade pericolose: un’ottima strategia per rendere servile un popolo di vacche da mungere. D’altronde, bisogna pur dar da mangiare alla macchina del debito; il popolino deve danzare al ritmo del potere, mentre viene rimpiazzato da quegli immigrati dai quali Israele si tiene ben lontana.

Lo Stato incoraggia la comunità musulmana a riportare storie di razzismo. Tell Mama, un collettore di sentimento anti-islamico, finanziato dal governo e diretto da islamici, viene continuamente pompato dai media come un’autorità in merito, nonostante abbia in precedenza perso finanziamenti per via delle sue statistiche fuorvianti. Pensate se doveste essere persguiti – avreste bisogno di qualcuno che vi spinga a parlare?

Dov’era lo Stato, nel caso del signor Osborne-Brooks? Di sicuro, non a proteggere il proprio onesto cittadino.

Questa società è britannica, non islamica; bisogna rispettare la legge britannica – non quella islamica. Invece di tranciare le legittime domande che gli inglesi si fanno su Islam ed immigrazione, si deve discuterne e trovare soluzioni non violente. Invece si arrestano anziani per aver difeso le proprie mogli. Londra oramai è in mano alle gang criminali – la maggior parte delle quali, peraltro, di etnia non britannica.

Sono stato un anti-interventista per gran parte della mia vita adulta – in genere, da una posizione di sinistra. Odio la violenza. Non provo dunque piacere nel dire che questo paese è destinato alla guerra civile, se si continua a trattare la popolazione nativa come polli da spennare. La Rivoluzione Americana è scoppiata per molto meno. Vedremo spargimenti di sangue quando la situazione finanziaria diventerà insostenibile per la maggior parte dei cittadini. Per ragioni note solo a loro, i nostri leader – ma purtroppo la cosa vale anche per gran parte degli altri paesi occidentali – hanno abdicato. Sono capitolati. Interessa loro qualcos’altro, oltre che vivere nell’agio? Forse no, tanto loro non hanno figli…

70 anni di pace, di cui 40 di paranoica guerra fredda, hanno prodotto il risultato di un’Unione Europea cleptocratica, e di élite politiche senz’anima che non sanno alcunché delle proprie culture; speranzosi solo del fatto che l’Europa intera diventi uno Stato federale. Puntare ad un futuro utopico è sempre stata una ricetta disastrosa.


Non inizierà come un conflitto razziale; prima gli indigeni se la prenderanno gli uni con gli altri. L’estrema sinistra chiederà più supporto statale, la destra si rifiuterà di pagarne il conto. I socialisti accuseranno il governo di aver venduto “l’argento di famiglia”; la cosa mobiliterà gli anticapitalisti contro la classe operaia, che sta già cominciando a riunirsi per difendere i propri interessi personali. Le rivolte dei poveri giovani neri di Londra verranno nuovamente strumentalizzate dai media e dai liberal, come una giusta e fisiologica risposta alle austerità. L’Islam continuerà ad essere protetto ad ogni costo, nonostante ulteriori prove di stupri di gruppo, jihad, e complotti terroristici. In un’atmosfera del genere, basta una scintilla per passare da un conflitto economico a violenze settarie.

Those who make peaceful revolution impossible will make violent revolution inevitable.” ~ John F. Kennedy

In tempi di caos, gli esseri umani ritornano ad uno stato tribale. Cerchiamo conforto in chi ci somiglia. La cosa sta già accadendo, il desiderio di identità di gruppo è in aumento, in tutte le etnie. Ecco perché i nazionalisti non sono visti di buon occhio dallo Stato. Le élite sanno cosa l’ascesa di questi gruppi fa presagire per il futuro; sanno che nessuno di questi eventi sta avvenendo in modo isolato, che sono tutti da far risalire al fallimento dello Stato. La guerra civile è inevitabile? Forse – io spero che sia evitabile. Spero, come sempre, di sbagliarmi, e che il mondo possa essere come una pubblicità della Coca-Cola, pieno di inclusione, dove si vada tutti d’accordo come una volta, come i nostri governi ci avevano promesso sarebbe accaduto.

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Ash Sharp

Fonte: www.strategic-culture.org

Link: https://www.strategic-culture.org/news/2018/04/09/future-europe-civil-war.html

9.04.2018

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di HMG

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