Francesco smascherato: appoggia la dittatura globalista

06/03/2022 - Francesco (nato Jorge Mario Bergoglio) è dal 13 marzo 2013 il266° papa della Chiesa cattolica e vescovo di Roma, appartenente all’ordine dei Gesuiti e primo pontefice di quest’ordine religioso, nonché il primo proveniente dal continente americano.

Scritto da Luca

Papa Berboglio smacherato (eletto illecitamente) appoggia in pieno il nuovo ordine mondiale.

Papa Francesco (nato Jorge Mario Bergoglio) è dal 13 marzo 2013 il266° papa della Chiesa cattolica e vescovo di Roma, appartenente all’ordine dei Gesuiti e primo pontefice di quest’ordine religioso, nonché il primo proveniente dal continente americano. La sera del 13 marzo 2013 viene eletto papa assumendo il nome di Francesco, in onore di San Francesco d’Assisi. Fin dalla fumata bianca la nomina di Papa Francesco è stata avvolta nel mistero ed alcuni segni significativi hanno circondato la nomina del nuovo papa. Alcuni esperti delle profezie, non appena è stato eletto, hanno sostenuto che Papa Francesco sarebbe stato l’ultimo papa.

Soprattutto coloro che credono nelle profezie di San Malachia, arcivescovo di Armagh del XII secolo, il quale ebbe una visione della fine della chiesa dopo la nomina del papa numero 112.

L’evidenza potrebbe suggerire che le profezie di San Malachia potrebbero realmente avverarsi: Francesco è il primo papa non europeo in quasi 1500 anni, il primo gesuita ed il primo papa dopo un’abdicazione.


IL PAPA GESUITA BERGOGLIO E’ STATO ELETTO ILLECITAMENTE

Citando l’articolo 69 della Costituzione apostolica “Universi Dominici gregis“, per l’elezione del sommo pontefice, come dal libro di Socci, si rilevano due violazioni avvenute per la scelta del papa dopo la rinuncia di Benedetto XVI.

La prima violazione delle norme riguarda l’annullamento di una votazione che doveva essere ritenuta valida e scrutinata.
Il giornalista si riferisce al fatto che, nello spoglio delle schede,ne fu conteggiata una in più (considerata bianca) che era attaccata a un’altra scheda contenente un voto espresso.

La seconda violazione riguarda le votazioni del 13 marzo 2013.
Quel giorno si procedette in conclave con una votazione in più, ossia per un totale di cinque votazioni, mentre la Costituzione apostolica “Universi Dominici gregis” ne prevede solo quattro. Bergoglio fu eletto alla quinta elezione che non è prevista dalla Costituzione. Per Socci, se è vero che il conclave non ha assolutamente il potere di modificare le regole, nemmeno votando all’unanimità, l’elezione al papato di Bergoglio (cf.pp.110-111) semplicemente non è mai esistita. (p.111).

E se Papa Bergoglio fosse stato fatto eletto illecitamente da quei famosi potenti che ci vogliono portare dritti al nuovo ordine mondiale ?

Una cosa e’ sicura che nel governo mondiale e’ previsto la fine del Cristianesimo e di tutte le altre religioni.

Infatti l’attacco al medi-oriente da parte del governo fanatico Americano e’ servito anche a creare caos e mettere le religioni l’una contro l’altra per annullarle (vedi sciiti contro sunniti).

Papa Bergoglio farebbe proprio al caso … Infatti per un caso o una coincidenza nel giugno del 2015 nell’enciclica scrive che auspica un governo mondiale

PAPA BERGOGLIO E IL NUOVO ORDINE MONDIALE

Nell’enciclica uscita nel 2015 come riportato nello speciale di espresso repubblica, Bergoglio nel capitolo 164 scrive della necessita’ di un solo mondo e di un progetto comune e di un consenso mondiale.

Nel capitolo 175 dice che occorre un’autorita’ politica mondiale

Papa Bergoglio smascherato …

Testuale dichiarazione di Bergoglio nel capitolo 164:

“Dalla metà del secolo scorso, superando molte difficoltà, si è andata affermando la tendenza a concepire il pianeta come patria e l’umanità come popolo che abita una casa comune.Un mondo interdipendente non significa unicamente capire che le conseguenze dannose degli stili di vita, di produzione e di consumo colpiscono tutti, bensì, principalmente, fare in modo che le soluzioni siano proposte a partire da una prospettiva globale e non solo in difesa degli interessi di alcuni Paesi. L’interdipendenza ci obbliga a pensare a un solo mondo, ad un progetto comune. Ma lo stesso ingegno utilizzato per un enorme sviluppo tecnologico, non riesce a trovare forme efficaci di gestione internazionale in ordine a risolvere le gravi difficoltà ambientali e sociali. Per affrontare i problemi di fondo, che non possono essere risolti da azioni di singoli Paesi, si rende indispensabile un consenso mondiale che porti, ad esempio, a programmare un’agricoltura sostenibile e diversificata, a sviluppare forme rinnovabili e pocoinquinanti di energia, a incentivare una maggiore efficienza energetica, a promuovere una gestione più adeguata delle risorse forestali e marine, ad assicurare a tutti l’accesso all’acqua potabile”.

Testuale dichiarazione di Bergoglio nel capitolo 175:


“La medesima logica che rende difficile prendere decisioni drastiche per invertire la tendenza al riscaldamento globale è quella che non permette di realizzare l’obiettivo di sradicare la povertà. Abbiamo bisogno di una reazione globale più responsabile, che implica affrontare contemporaneamente la riduzione dell’inquinamento e lo sviluppo dei Paesi e delle regioni povere. Il XXI secolo, mentre mantiene una governance propria di epoche passate, assiste ad una perdita di potere degli Stati nazionali, soprattutto perché la dimensione economico-finanziaria, con caratteritransnazionali, tende a predominare sulla politica. In questo contesto, diventa indispensabile lo sviluppo di istituzioni internazionali più forti ed efficacemente organizzate, con autorità designate in maniera imparziale mediante accordi tra i governi nazionali e dotate del potere di sanzionare.Come ha affermato Benedetto XVI nella linea già sviluppata dalla dottrina sociale della Chiesa, “per il governo dell’economia mondiale; per risanare le economie colpite dalla crisi, per prevenire peggioramenti della stessa e conseguenti maggiori squilibri; per realizzare un opportuno disarmo integrale, la sicurezza alimentare e la pace; per garantire la salvaguardia dell’ambiente e per regolamentare i flussi migratori, urge la presenza di una vera Autorità politica mondiale, quale è stata già tratteggiata dal mio Predecessore, [san] GiovanniXXIII». 129 In tale prospettiva, la diplomazia acquista un’importanza inedita, in ordine a promuovere strategie internazionali per prevenire i problemi più gravi che finiscono per colpire tutti”.

Papa Bergoglio smascherato …

Fonte: newsbella

Tratto da: italianosveglia

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