Sotto Ogni Bottiglia Di Plastica è Stampato Un Numero: Controllarlo è Fondamentale, Ecco Perché

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Diverse volte abbiamo trattato la problematica dell’ingente quantità di plastica che contamina il nostro pianeta
in ogni suo angolo. Soluzioni volte al riutilizzo di questo materiale e alla bonifica degli ambienti inquinati sono numerose, ma nessuna al momento ha apportato sostanziali cambiamenti alla tragica situazione.
Pensate di sapere abbastanza sulla plastica? Il suo vantaggio principale è quello di essere leggera e resistente ma la scienza che si nasconde al suo interno è tutta da scoprire. Prendete una bottiglia d’acqua, individuate il numero stampato sul fondo, ed iniziate a conoscere di più questo rivoluzionario materiale.

Non ci avete mai fatto caso oppure ve lo siete sempre chiesto: che cosa indica quel numero stampato sul fondo dei contenitori in plastica?

Non esiste una sola plastica ma ce ne sono di diversi tipi, ed è la semplicità con cui è possibile formarne dei nuovi che rende questo materiale molto interessante.
La plastica è costituita da lunghissime catene di atomi di carbonio, ai quali sono legati altri elementi: sono proprio quest’ultimi a determinare le caratteristiche macroscopiche del materiale.
Esistono plastiche trasparenti, opache, resistenti ed altri flessibili, che con il calore si ammorbidiscono ed altre che si induriscono, a seconda dei legami che stabilisce il carbonio.

Ogni plastica è costituita da molecole diverse e tipi differenti non possono essere riciclati insieme. È come cercare di fondere la carta con il vetro, non ha senso!

Per questo motivo il numero stampato sul fondo di contenitori in plastica è fondamentale: serve nei centri di raccolta a separare i diversi tipi di plastica per poi procedere alla fase di riciclo.

Ecco la lista dei numeri e delle plastiche corrispondenti: scopriamo le caratteristiche di ognuna ed il motivo per cui è utilizzata per quello specifico contenitore.

1) PET: si tratta di un’abbreviazione con cui viene indicato il polietilene tereftalato. Viene impiegato nella maggior parte dei contenitori usa e getta e si presenta come una plasticaleggera e flessibile. 
Se possedete una bottiglietta con tale numero identificativo, non dovreste utilizzarla più di una volta in quanto aumenta il rischio di contaminazioni batteriche. Per di più con il tempo questo tipo di materiale rilascia componenti tossiche che vanno ad interferire con il sistema endocrino.
Il lavaggio del PET richiede strumenti professionali e lavaggi chimici molto aggressivi: per igienizzare una bottiglia non basta la pulizia domestica.
2) HDPE: identifica una plastica le cui molecole hanno una densità molto elevata. Questo si traduce in un materiale più rigido, usato in genere per contenitori di saponi, detersivi, olio e per giocattoli.
Gli esperti raccomandano di acquistare bottiglie d’acqua marchiate con questo numero, probabilmente sono le più sicure e l’acqua che bevete è quella più pulita.
3) PVC: la sua abbreviazione è sicuramente più conosciuta del suo nome esteso, cloruro di polivinile. Di questo materiale sono fatti tutti gli imballaggi alimentari, alcune bottiglie di olio da cucina, giocattoli per bambini e per animali. È sconsigliato l’acquisto di prodotti con tale plastica, responsabile del rilascio di pericolose sostanze chimiche.
4) LDPE: a differenza dell’HDPE, in questa plastica le catene di carbonio sono molto distanti l’una dall’altra e determinano una plastica flessibile. Non è possibile confezionare prodotti alimentari a causa del rilascio di composti pericolosi.
5) PP: le due ‘p’ stanno per polipropilene, storico materiale sintetizzato dal chimico italiano Giulio Natta. Viene impiegato per il confezionamento di cibi più delicati, come i latticini: i vasetti di yogurt sono costituiti da questa plastica resistente e leggera. È un termoindurente che significa che con il calore non si scioglie. Rispetto ad altri materiali è una efficace barriera contro l’umidità.
6) PS: quando acquistate un elettrodomestico, nella scatola che lo contiene troverete sicuramente del polistirene. È il materiale che costituisce quei pannelli bianchi e leggeriche proteggono il prodotto dagli urti. Sono fatti polistirene anche i comuni piatti e bicchieri di plastica. Non lo si dovrebbe sottoporre a fonti di calore in quanto è possibile il rilascio di sostanze cancerogene.
7) Altro: in questa categoria ricadono tutti gli altri tipi di plastica che non appartengono alle sezioni precedenti, come oggetti costituiti da due o più materiali. Sono marchiate con il numero 7 anche le plastiche alternative di origine non fossile. 
Ora sapete qualcosa in più su questo materiale: controllate che la plastica utilizzata sia quella giusta attraverso il numero stampato sul fondo dei contenitori!

Fonte: www.curioctopus.it

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