18 milioni di americani affetti da celiachia e disturbi intestinali. E ci vengono ancora a raccontare che i cibi ogm non fanno male.


IN AMERICA, DOVE DA DECENNI SI COLTIVANO LIBERAMENTE PIANTE OGM E I SUPERMERCATI SONO ORMAI INVASI
IRRIMEDIABILMENTE DA CIBI GENETICAMENTE MODIFICATI, SI INIZIANO A MANIFESTARE I GRAVI DANNI ALLA SALUTE CAUSATI DA SEMI E CIBI TRANSGENICI (OGM). COME RIPORTATO NELL’ARTICOLO QUI DI SEGUITO, UNO STUDIO EVIDENZIA UN FORTE LEGAME TRA DISTURBI INTESTINALI (CELIACHIA COMPRESA) CHE COLPISCONO 18 MILIONI DI AMERICANI ED IL CONSUMO DI CIBI OGM. QUESTO DEVE ESSERE UN FORTE CAMPANELLO DI ALLARME ANCHE PER NOI IN ITALIA, SOPRATTUTTO PER COLORO CHE CREDONO ANCORA CHE I CIBI OGM SIANO SANI, NUTRIENTI ED INNOCUI PER LA SALUTE. NON DIMENTICHIAMOCI CHE ANCHE QUI IN ITALIA PATOLOGIE COME CELIACHIA, INTOLLERANZE ALIMENTARI ED ALLERGIE SONO IN AUMENTO ESPONENZIALE; CONSIDERANDO CHE OLTRE IL 60% DI CIBI CHE CONSUMIAMO QUOTIDIANAMENTE È CONTAMINATO DA OGM, È ORA CHE INIZIAMO A TIRARE ANCHE NOI LE NOSTRE DOVUTE CONCLUSIONI IN MERITO ALLA PERICOLOSITÀ DI SEMI E CIBI TRANSGENICI E AD AGIRE DI CONSEGUENZA…





Il cibo OGM aumenterebbe il numero di malati di celiachia. A sostenerlo il rapporto presentato dall’Institute for Responsible Technology (IRT) in accordo con i dati pubblicati dallo US Department of Agriculture, dallo US Environmental Protection Agency e da alcune ricerche internazionali pubblicate su numerose riviste scientifiche.

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La celiachia è in netto aumento negli USA secondo quanto riferisce Jeffrey M. Smith, direttore esecutivo dell’IRT, che vede nel recente incremento dei casi un possibile coivolgimento degli OGM:
“Un possibile innesco ambientale potrebbe essere rappresentato dall’introduzione di organismi geneticamente modificati (OGM) nelle forniture alimentari statunitensi, a cominciare dalla metà degli anni ’90”.


Bt-toxina, glisofato e altri componenti degli OGM sono collegati a un incremento anche di 5 volte della pericolosità dei disturbi relative all’intolleranza da glutine.
In particolare la BT-tossina negli OGM provoca danni alle cellule degli insetti che se ne nutrono. A quanto dimostrano ulteriori studi questa tossina è resistente anche alla digestione umana e induce nell’uomo stesso le medesime lesioni, spesso interessando le pareti intestinali, l’equilibrio della flora batterica, disturbi alla digestione, l’attivazione immunitaria e le conseguenti reazioni allergiche.
Danni provocati anche da un altro componente, il glucosato, che secondo il rapporto:
“Anche in seguito a una minima esposizione può ridurre in maniera significativa la popolazione di batteri presenti nel tratto digestivo e incentivare la produzione di quelli nocivi.”


Molto sospetto l’improvviso incremento dei casi di intolleranza al glutine in relazione all’introduzione dei cibi OGM secondo il Dr. Tom O’Bryan, esperto di livello internazionale per quanto riguarda i disordini legati al glutine e la celiachia:
“L’introduzione degli OGM è altamente sospetta come possibile responsabile del rapido incremento di disordini legati al glutine negli ultimi 17 anni.”


Ipotesi condivisa dalla Dr. Emily Linder, che in relazione al possibile coinvolgimento degli OGM nelle malattie intesinali ha sperimentato la rimozione dalla dieta degli organismi geneticamente modificati nel post operatorio di alcuni pazienti, notando come i disturbi guarissero più in fretta e in maniera più completa:
“Credo che la presenza nella nostra dieta di OGM contribuisca a incrementare la sensibilità verso il glutine nella popolazione USA“.










I danni riportati dal tratto intestinali non sono gli unici a dimostrare la pericolosità dei cibi OGM ci sono moltissimi studi e casi che evidenzianoaltri gravi ed irreversibili danni causati alla salute dal cibo biotech. Per approfondire l’argomento e conoscere quali sono questi danni scaricate l’eBook completamente gratuito “DOSSIER OGM: Pericoli e danni causati da semi e cibi transgenici” Cliccando Qui.


E’ inoltre indispensabile iniziare a muoverci in prima persona per fermare la minaccia OGM qui in Italia, dove siamo ancora in tempo per farlo. Proprio per questo ha preso il via l’iniziativa “REGIONI LIBERE DA OGM” che potete conoscere cliccando qui.


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