Medici Italiani (corrotti) ricevono un premio economico negando malattie ed invalidità dei pazienti




22/10/2022- Una circolare INPS introduce per la prima volta le prestazioni per malattia negate e invalidità revocate tra i criteri di valutazione utili alla retribuzione di risultato dei medici. In pratica più il medico negherà prestazioni e più sarà pagato. Dura la risposta dell'Ordine dei Medici nelle parole del Presidente Filippo Anelli riportate da Il Fatto Quotidiano: “Non siamo i medici dello Stato ma del cittadino. Questo incentivo, se confermato, è un’aberrazione per la professione medica e segna il tradimento di principi costituzionali. Chiunque debba valutare, sappia che siamo contrari”

Apprendiamo con stupore e sconcerto di questa ennesima caccia alle streghe che ha quale suo unico effetto quello di dare un’ulteriore spallata allo Stato Sociale italiano. Questa circolare INPS - firmata nel marzo 2018 dal Presidente Tito Boeri, ma emersa solamente ora grazie alla denuncia del Dott. Vittorio Agnoletto - è una perversione giuridica che mina nelle fondamenta il motivo di esistenza dell’INPS stesso. Non possiamo dimenticare come in un recentissimo passato la caccia alle streghe ai “finti invalidi” con il richiamo a visite straordinaria ha individuato solo un numero limitatissimo di persone che godevano di benefici assistenziali cui non avrebbero avuto diritto di contro, però, sono aumentati esponenzialmente i costi per effettuare tutte queste visite, le cui prestazioni sono state ampiamente confermate e questa “caccia” ha prodotto costi enormi a danno delle tasche dei cittadini.

Questa circolare va oltre: si cerca di negare il diritto stesso del disabile ad una prestazione assistenziale cui avrebbe diritto con un sistema perverso che incentiva i medici non a svolgere correttamente il proprio lavoro, come ci si aspetterebbe, ma si tenta di influenzarne il giudizio con promesse di un premio di produttività a scapito del diritto dei disabili. Tralasciando il fatto che una circolare siffatta è una mortificazione per la professione medica e un insulto recte in invito esplicito all’abiura del Giuramento di Ippocrate, l’Ente Nazionale Sordi farà di tutto per difendere gli oltre 60.000 sordi profondi cui spettano le prestazioni assistenziali che sono un diritto e non un privilegio: far cassa sulla pelle dei disabili è semplicemente vergognoso.

L’Ente Nazionale Sordi difenderà in ogni sede opportuna i diritti dei sordi e sta valutando la possibilità di una manifestazione sotto i ministeri competenti e/o sotto la sede dell’INPS. Infine l’Ente Nazionale Sordi si aspetta una presa di distanza netta da parte di questo Governo da una circolare che mortifica non solo i disabili ma tutti i cittadini italiani.

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