Soros - “La crisi del coronavirus mostra che è arrivata l’ora di abolire la famiglia”.

“La crisi del coronavirus mostra che è arrivata l’ora di abolire la famiglia”.




E’ il messaggio choc lanciato dal Miliardario-Filantropo-MangiaPaesi George Soros, autore di un “memorandum” da brividi. Tanto che a leggerlo viene da chiedersi se si tratta di una fake news o di un documento reale.









A quanto pare lo è, stando la resoconto di “Manifiesto – perìodico politica y socialmente incorrecto”, sito spagnolo di contro informazione.




Ecco il significativo incipit del resoconto, firmato da Javier Ruiz Portella.




“Abajo las caretas”, ossia “Giù le maschere”.




E poi prosegue: “La actual pandemia tiene al menos la virtud de que el enemigo habla claro”. Vale a dire “l’attuale pandemia presenta almeno il vantaggio che il nemico parla chiaro”.




E poi: “Lo sapevamo bene, ma ora sono lì per dire a chiare lettere quello che vogliono, ovvero quello che stanno cercando. Non vogliono solo distruggere la nazione, l’identità, i sessi… Anche la famiglia”.




“Come topi di fogna! Il testo che riproduciamo non merita ulteriori commenti. Rende tutto in modo cristallino. Richiede, ovviamente, di avere una bacinella accanto. Per il vomito. Ricordiamo: Open Democracy, con le sue accuse ‘anticapitaliste’ incluse (ci sono persone ingenue che ancora ci credono), è un giornale finanziato dalle fondazioni di George Soros, la principale delle quali si chiama Open Society. Anche altre ‘organizzazioni filantropiche’, la Ford Foundation, le Atlantic Philanthropies, il Rockfeller Brothers Fund e il Joseph Rowntree Charitable Trust, partecipano al baraccone”.









Ecco alcuni stralci salienti del Memorandum griffato Soros.




“Al momento di scrivere queste righe l’umanità è senza dubbio entrata nei tempi della pandemia del coronavirus. Nella speranza di ‘appiattire la curva’ della pandemia, ampi settori della società hanno adottato pratiche di riduzione del contagio note come ‘distanziamento sociale’ e ‘confinamento in casa’”.




Siamo al “nocciolo della questione”, secondo il Verbo di Soros: “Le famiglie. Sembra che le case di un solo nucleo familiare siano quelle dove ci aspettiamo intuitivamente di ritirarci per prevenire la diffusione della malattia. ‘Stare a casa’ è quello che in qualche modo si suppone serva per tenerci sani. Ma ci sono diversi problemi in questo: problemi che potrebbero essere riassunti come la mistificazione della forma della coppia; la romanticizzazione della parentela e la disinfezione di uno spazio fondamentalmente insicuro come la casa privata”.




Un neo filosofo sanificatore, il mangia-paesi Soros? Non solo, ma anche preoccupato per i destini di tutte le donne del mondo. Ed anche delle persone – come le chiama lui – “eccentriche ed effemminate”: tutti costretti a vivere in modo tradizionale fra quattro mura, infette e violente.




Arriva perfino a citare le parole di una “teorica femminista e madre”, Madeline Lane-McKinley: “Le case sono le pentole a pressione del capitalismo. Questa crisi ci porterà un aumento delle faccende domestiche: pulizia, cucina, cure, ma anche abusi sui minori, abusi sessuali, stupri, torture psicologiche e altro ancora”.




Se volete leggere “altro ancora” del Soros-Pensiero, ecco a voi il testo del “Manifiesto – perìodico Politica y socialmente incorrecto”









«La crisis del coronavirus muestra que es hora de abolir la familia» [sic]





https://elmanifiesto.com/sociedad/668388548/La-crisis-del-coronavirus-muestra-que-es-hora-de-abolir-la-familia-ed-Javier-Ruiz-Portella.html

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