In parole povere, farsi vaccinare dovrà essere un nostro dovere patriottico” e, come hanno scritto tre medici, l’America dovrebbe considerare la possibilità di rendere difficile la partecipazione dei non vaccinati alla società.
11 agosto 2020 (LifeSiteNews) – Su USA Today di giovedì 6 agosto, tre medici hanno argomentato che la vaccinazione contro il coronavirus dovrebbe essere obbligatoria, e bisognerebbe prendere in considerazione la possibilità di sanzioni fiscali, premi assicurativi più alti e la perdita del diritto di accesso a molti servizi statali e privati dovrebbero per quelli che si rifiutano.
“Sebbene queste misure che riteniamo necessarie per sconfiggere il coronavirus possano sembrare draconiane, per alcuni persino antiamericane, noi crediamo che non vi siano alternative. In parole povere, farsi vaccinare sarà il nostro dovere patriottico”, hanno scritto i dottori Michael Lederman, Maxwell J. Mehlman e Stuart Youngner.
Non c’è “alternativa all’immunità di gregge indotta dal vaccino, in caso di pandemia”, hanno sostenuto. “Per porre fine a questa pandemia sarà necessaria una diffusa immunità della popolazione mediante la vaccinazione”.
L’articolo di USA Today, pubblicato il 6 agosto, si intitola “Sconfiggere il COVID-19 imponendo la vaccinazione per tutti. Non è anti-americano, è patriottico“. Il sottotitolo originale (vedi schermata sotto)Schermata di come è apparso originariamente il sottotitolo dell’articolo USA Today, tramite l’archivio Internet
recitava: “Rendere liberi i vaccini, non permettere obiezioni religiose o personali, e punire coloro che non si faranno vaccinare. Minacciano la vita degli altri”. Successivamente è stato cambiato in “Rendere i vaccini liberi, non permettere obiezioni religiose o personali, e creare disincentivi per coloro che rifiutano i vaccini che si dimostrano sicuri ed efficaci”.
“Quando un vaccino sarà pronto”, hanno scritto i medici, dovrà essere gratuito e potranno essere esentate soltanto le persone con “controindicazioni mediche all’immunizzazione”.
Ma “le condizioni mediche che impediscono tutti i vaccini COVID-19 saranno rare”, hanno affermato. Nessuna obiezione religiosa o personale a farsi vaccinare potrà essere accettata, hanno scritto, e dovranno essere adottate severe sanzioni da parte di importanti settori della società per fare pressione sulla popolazione affinché si conformi.
I medici hanno proposto: “Le imprese private potrebbero rifiutarsi di assumere o servire individui non vaccinati”. Le scuole potrebbero rifiutarsi di permettere ai bambini non vaccinati di frequentare le lezioni”. Le società di trasporti pubbliche e private – compagnie aeree, ferroviarie, di autobus – potrebbero escludere quelli che si rifiutano. Gli auditorium pubblici e privati potrebbero richiedere la prova della vaccinazione per l’ingresso”.
Hanno poi delineato come sarà necessario un “registro delle vaccinazioni in cui inserire i nomi una volta completata l’immunizzazione”. Alle persone che ricevono il vaccino dovrebbero essere rilasciate “tessere di immunizzazione” con date di scadenza (“la durata della protezione da parte di diversi vaccini può variare e può richiedere periodiche vaccinazioni di richiamo”).
Il concetto di “schede di vaccinazione” o registrazioni digitali del vaccino è stato diffuso poco prima dell’epidemia di coronavirus e da quando il virus si è diffuso.
Un articolo del dicembre 2019 su Scientific American ha descritto la visione dei ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (MIT) per l’inserimento dei dati vaccinali “direttamente sotto la pelle” dei bambini.
“Assieme al vaccino, a un bambino verrebbe iniettato un po’ di colorante invisibile ad occhio nudo, ma facilmente visibile con uno speciale filtro per telefoni cellulari, combinato con un’applicazione che brilla di luce prossima all’infrarosso sulla pelle. Il colorante dovrebbe durare fino a cinque anni, secondo i test sulla pelle di maiale e di ratto e sulla pelle umana in piattello da laboratorio”.
Lo sviluppo di questa idea, che evita l’utilizzo di “scansioni dell’iride” che potrebbero violare la privacy – come fa orgogliosamente notare l’articolo – è stato “finanziato dalla Bill & Melinda Gates Foundation”. È nata “grazie a una richiesta diretta del fondatore di Microsoft e filantropo, Bill Gates, che ha sostenuto gli sforzi per eliminare malattie come la polio e il morbillo in tutto il mondo” (*).
Il dottor Anthony Fauci, direttore di lunga data del National Institute of Allergy and Infectious Diseases e uno dei migliori consulenti presidenziali in materia di pandemie, in aprile ha dichiarato di ritenere “possibile” che un giorno gli americani debbano portare con sé certificati che dimostrino di essere immuni al coronavirus.
“Penso che in certe circostanze potrebbe avere un certo merito”, ha dichiarato.
Sempre in aprile, Gates ha ipotizzato: “Alla fine, avremo certificati digitali per provare chi è guarito o è stato testato di recente o che abbia ricevuto un vaccino, quando lo avremo ”
Lederman, Mehlman e Youngner hanno concluso confrontando la lotta degli americani contro il coronavirus con la prima e la seconda guerra mondiale. Secondo l’Enciclopedia Britannica, è possibile attribuire alla Prima Guerra Mondiale circa 37 milioni di vittime. La seconda guerra mondiale è stata ancora più letale, con 70/85 milioni di morti – tra cui quelle dovute alla carestia, all’Olocausto, alle malattie e ad altri fattori legati alla guerra.
Durante la prima e la seconda guerra mondiale, “Tutti hanno contribuito, nessuno ha potuto scegliere di chiamarsi fuori solo perché in conflitto con il proprio senso di autonomia, e i disertori che si rifiutavano di prestare servizio erano soggetti a sanzioni”, hanno scritto i medici. “Vero, gli obiettori di coscienza potevano rifiutarsi di usare le armi per motivi religiosi, ma erano obbligati ad aiutare in altri modi, servendo in ruoli non combattenti. Non ci sono alternative alla vaccinazione”.
Al momento della stampa, in tutto il mondo, sono stati segnalati 20.383.417 di casi di coronavirus, ma solo 741.707 decessi. 13.281.928 persone hanno contratto il virus e sono guarite. Questi numeri potrebbero non essere precisi a causa dell’inaffidabilità dei test COVID-19 e, nel caso degli USA (ma probabilmente non solo, N.d.T.), dei sistemi di segnalazione – che hanno visto addirittura risultare positive persone mai state sottoposte a test, il governatore dell’Ohio, risultato positivo la mattina e negativo la sera dello stesso giorno, e almeno persona, morta in un incidente motociclistico, ma codificata come COVID-19 – ed anche alla probabilità che la Cina comunista, dove il virus ha avuto origine, abbia comunicato dati artificiosamente bassi per tassi di infezione e di mortalità.
In un recente dibattito online sull’obbligatorietà delle vaccinazioni, Robert F. Kennedy Jr. ha sottolineato che una percentuale significativa di partecipanti a una recente sperimentazione per un importante vaccino contro il coronavirus è stata ricoverata in ospedale.
Kennedy, un avvocato liberale per i problemi dell’ambiente e membro della dinastia politica dei Kennedy, ha anche notato che molti degli sviluppatori di vaccini contro il coronavirus, alcuni dei quali hanno ricevuto finanziamenti da Bill Gates, sono stati condannati a pagare miliardi di dollari in sanzioni penali relative ai propri prodotti medici (N.d.T., per maggiori dettagli vedere l’ottimo “Medicine Letali e Crimine Organizzato di Peter Goetsch).
“Chiunque comprenda la cultura aziendale criminale di queste quattro società, deve avere una dissonanza cognitiva”, ha commentato Kennedy, “per credere che non facciano per i vaccini quello che hanno fatto per ogni altro prodotto” (N.d.T., per maggiori dettagli vedere anche ComeDonChisciotte).
In un articolo del 9 aprile, Kennedy ha scritto: “Per Bill Gates, i vaccini sono una filantropia strategica (l’espressione italiana corretta sarebbe “carità pelosa”, N.d.T.) che alimenta le sue numerose attività legate a questo settore (compresa l’ambizione di Microsoft di controllare un’impresa globale per la realizzazione di un progetto di identità digitale (Digital ID) tramite le vaccinazioni, e gli dà un controllo dittatoriale della politica sanitaria globale”.
Kennedy, che già da molto prima dell’epidemia di coronavirus si è battuto con forza per far conoscere quanto più possibile i danni che i vaccini hanno procurato e continuano a procurare a tantissime persone, è ora una delle voci più forti contro un eventuale obbligo di vaccino contro il COVID-19.
Molti vaccini sono realizzati mediante linee cellulari di feti abortiti, ed un certo numero di vaccini contro il coronavirus attualmente in fase di sviluppo utilizzano anche tali linee cellulari fetali ottenute immoralmente.
Il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato oggi che il suo Paese ha approvato il primo vaccino al mondo contro il coronavirus e che una delle sue figlie ne ha ricevuto entrambe le dosi. “Le domande sulla sua sicurezza [del vaccino] rimangono”, ha osservato titolavala CNN, aggiungendo: “… vi fareste vaccinare da Vladimir Putin? (Al riguardo si veda anche ComeDonChisciotte)
(*) (N.d.T. Infatti, tant’è che in India le vaccinazioni anti-polio hanno reso invalide quasi mezzo milione di persone. In Kenya le vaccinazioni anti-tetaniche hanno sterilizzato centinaia di donne, spesso irreparabilmente).
Scelto e tradotto da Arrigo de Angeli per ComeDonChisciotte.
1 commento:
Noi, qui a Roma, diciamo sticazzi!!! FACCIANO LORO I PATRIOTI! Criminali!
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