04/08/2021 - Mosgorzdrav.ru è il sito ufficiale del Dipartimento della Salute di Mosca. Sul loro sito compare un articolo intitolato: “Da un anno a Mosca usano il trattamento al plasma con anticorpi contro il COVID-19.”
Grazie a Google Translate, pubblichiamo l’articolo integrale:
“Nell'aprile dello scorso anno, gli ospedali di Mosca hanno iniziato a utilizzare la trasfusione di plasma da donatore con anticorpi contro il coronavirus come uno dei trattamenti per i casi più gravi di COVID-19. Durante questo periodo sono diventati donatori 20mila moscoviti, grazie ai quali la città ha procurato più di 13 tonnellate di plasma.
“Mosca è diventata la prima città russa in cui durante la pandemia l'uso del plasma con anticorpi contro il coronavirus è stato incluso nelle linee guida cliniche come parte della complessa terapia per il COVID-19. All'inizio, 200-300 persone diventavano donatori al mese e ora il loro numero raggiunge i 3-4 mila al mese. Durante quest'anno, la capitale ha ottenuto più di 13 tonnellate di tale plasma, 20 mila persone sono diventate donatori e 3 mila di loro hanno donato plasma due o più volte, un record assoluto: 15 plasmodach da un donatore.Più di 11.500 pazienti sottoposti a trattamento con COVID-19 negli ospedali di Mosca hanno ricevuto plasma immunitario per il trattamento ", ha affermato il servizio stampa del Complesso per lo sviluppo sociale di Mosca.
Il metodo di trattamento al plasma si basava sull'esperienza straniera ed è stato utilizzato sperimentalmente nella prima fase. Ha dimostrato la sua efficacia nel processo di applicazione pratica: con l'introduzione di plasma donato da persone che hanno avuto un'infezione da coronavirus, il tasso di sopravvivenza dei pazienti con un decorso grave della malattia è aumentato del 19% e la necessità di trasferire a la respirazione artificiale mediante ventilatori è stata dimezzata.
Per tutti coloro che vogliono diventare donatori di plasma dopo il COVID-19, c'è una hotline +7 (495) 870-45-16 (tutti i giorni dalle 9:00 alle 19:00). Un donatore può essere una persona di età compresa tra 18 e 55 anni che ha avuto un'infezione da coronavirus e non ha malattie croniche. Deve anche avere test negativi per HIV, epatite B e C.”
Quindi, in Russia da oltre un anno utilizzano con successo il plasma dei donatori, seguendo “un trattamento basato sull’esperienza straniera”. Noi invece, che l’esperienza l’avevamo in casa, abbiamo preferito ignorarla, per favorire l’avvento delle cure monocolonali prodotte dalle case farmaceutiche, con il silenzio complice di tutti i giornalisti.
Però non viviamo in una dittatura sanitaria. Noooo, quelle sono solo fantasie di beceri complottisti.
Massimo Mazzucco
[grazie a Simone R. per la segnalazione dalla Russia]
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