Flotta russa in navigazione verso il mare Jonio: Putin sfida la Nato e gli Usa

05/04/2022 - La flotta di Mosca nel Mediterraneo continua la sfida alla Nato: ora ha superato Creta e tiene sotto pressione le zone chiave per il controllo del Mar Nero.

Prima la Grecia, poi l’Italia. E su questi Paesi che si sta focalizzando l’attenzione internazionale e la “sfida” navale tra la flotta della Russia e quella della Nato, nel bel mezzo del Mar Mediterraneo. Una storia che prosegue da oltre due mesi, ben prima che la Russia di Putin invadesse l’Ucraina e che si alzassero i toni tra l’Occidente e il Cremlino. La Turchia ha vietato l’attraversamento del Bosforo alle unità militari russe, e allora aumenta la pressione nei nostri mari. Secondo quanto riporta Repubblica, infatti, l’avanguardia russa è tornata nel Mar Jonio e muove in direzione delle coste della Calabria. È una flotta ben nutrita e composta, da quanto risulta delle ultime analisi satellitari, dall’incrociatore Varyag e il caccia Tributs. A ovest di Creta c’è poi un’altra squadra composta dall’incrociatore Maresciallo Ustinov, il caccia Kulikov e la fregata Kasatanov.
Truman-Ustinov

La tensione, e il livello di attenzione, è dunque molto alto. Già nelle settimane scorse, ad esempio, l’incrociatore russo aveva “sfidato” gli Usa davanti proprio alle coste calabresi. Era accaduto ancora nel Mar Jonio, a pochi chilometri dalla Calabria. Protagoniste la portaerei statunitense “Truman”, con le sue squadriglie di jet F-18 Hornet pronte a decollare verso il confine orientale della Nato, e ancora l’incrociatore “Maresciallo Ustinov”, una delle più grandi unità da combattimento della flotta russa.
I problemi tecnici la strategia della tensione







Secondo quanto riporta Repubblica, la lunga permanenza lontano dalla patria sta però creando difficoltà per la manutenzione dei mezzi delle navi russe. Ed è un evento unico che il sottomarino classe Kilo sia stato fotografato in superficie dai satelliti in prossimità della costa orientale di Cipro, probabilmente a causa di problemi tecnici perché a poca distanza sono state avvistate una nave officina e una corvetta della flotta russa. L’area tra Ionio e Adriatico è una delle più strategiche per l’offensiva russa in Ucraina, quella più vicina in linea d’aria alla Crimea e alla zona degli scontri dunque una posizione che permette di muovere aerei o – in linea teorica – lanciare missili cruise a lunga distanza e presenti in gran numero a bordo della flotta russa.

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