La sua attività di ricerca si è concentrata sulle religioni, sull'antropologia e sul fenomeno delle sette. Nonostante la sua formazione scientifica, Gatto Trocchi si avvicinò al mondo dell'esoterismo con scetticismo e disapprovazione, considerando lo scientismo come una grave limitazione alla scienza stessa. Tuttavia, allo scopo di indagare sui segreti di alcuni circoli esoterici, si affiliò ad essi, fingendo di mostrare interesse per le dottrine dell'iniziazione.
Questa decisione portò l'antropologa a scoprire una realtà sconcertante: l'universo dell'occultismo non era solo abitato da ciarlatani, ma anche da oscuri adepti di sette estremamente influenti e pericolose. La studiosa rimase attonita quando scoprì che molti dei membri di questi circoli erano personaggi politici di spicco, intellettuali e professionisti di fama, che si atteggiavano a razionalisti estremi ma, dietro le quinte, si dedicavano anima e corpo alla magia, nonostante la loro supposta negazione di tale pratica.
La vita di Gatto Trocchi fu segnata dalla prematura morte di suo figlio, Massimiliano Gatto, avvenuta nel giugno del 2003 a causa di una leucemia fulminante, poco dopo essere sopravvissuto a un terribile incidente stradale. Si dice che la studiosa abbia sofferto di una grave depressione a seguito della scomparsa del figlio. Secondo la versione ufficiale, si lanciò nel vuoto dal quinto piano, tenendo stretta in mano una foto di Massimiliano. La sua abitazione era al primo piano, ma salì fino al quinto bloccando l'ascensore per evitare che qualcuno ostacolasse la sua tragica decisione.
Spesso si invoca la depressione come spiegazione per il suicidio di una persona, anche se la vera depressione rende le persone apatiche e inerti. Certamente, la morte del figlio fu un trauma devastante per Gatto Trocchi, una tragedia che avrebbe colpito qualsiasi madre. Tuttavia, alcuni dettagli fanno dubitare che abbia effettivamente scelto di togliersi la vita e fanno pensare che sia stata invece vittima di un omicidio camuffato da "gesto insano".
Riflettendo sulla situazione, l'incidente occorso al figlio, seguito dalla sua leucemia, sembra essere un classico avvertimento da parte di individui noti, e la tipologia del "suicidio" suggerisce un simbolismo e un avvertimento nascosto: Gatto Trocchi, che casualmente aveva scoperto e divulgato alcune verità inconfessabili, doveva essere punita facendola precipitare. Essendo salita molto in alto, era necessario farla tornare in basso.
Tuttavia, l'aspetto più significativo di questo "suicidio" è la data in cui è avvenuto, l'11 luglio 2005, che ha una valenza simbolica. Inoltre, il fatto che si sia gettata dal quinto piano è altrettanto simbolico, considerando che, ad esempio per Dante, il numero cinque è associato a un significato negativo.
La collaborazione di Gatto Trocchi con il CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze) non le è stata d'aiuto, così come il suo atteggiamento scettico e la supponenza con cui guardava all'occultismo e a tutto ciò che sfuggiva alla nostra limitata "ragione". Gli oscuri non perdonano. Non hanno bisogno di armi convenzionali per uccidere. Questa storia sinistra non proviene da un romanzo di Dan Brown.
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