17/01/2023 - La massoneria internazionale è strutturata in una quantità di logge e di super-logge, ciascuna delle quali è una piramide in cui gli affiliati dei gradi inferiori ignorano chi sta ai livelli superiori, e soprattutto ignorano quali sono i progetti e gli scopi ultimi dell’organizzazione. I vertici delle logge sono strettamente legati al grande potere finanziario, quando non ne sono addirittura l’espressione e lo strumento d’una regia occulta, capace di mettere a libro paga i mass-media e di condizionare e perfino di programmare e insediare il potere giudiziario e il potere esecutivo.
Resta da dire che i vertici delle varie massonerie, compresa la massoneria ecclesiastica, che oggi si identifica sostanzialmente con la” Compagnia di Gesù”, sono a loro volta coordinati da una struttura superiore “invisibile”, nel senso che fa in modo di non essere mai menzionata dagli organi d’informazione – non è difficile, visto che li controlla al 99% – ed è formata da pochissimi individui appartenenti a pochissime famiglie, i quali si considerano e sono, a tutti gli effetti, degli “Illuminati”, cioè un’élite onnipotente che ha un progetto di dominio globale e che ad esso lavora incessantemente, coordinando i suoi sforzi e rendendo sempre più capillare e sistematica la sua azione.
Libri e varie...
Al centro di tale disegno c’è la conquista del totale monopolio sulla grande finanza, già in gran parte realizzato, e grazie ad esso, lo sfruttamento sistematico dell’intero sistema economico mondiale, secondo il vecchio e ben collaudato sistema dell’usura: le banche centrali stampano il denaro e poi lo vendono o lo prestano agli stati, i quali cominciano gradualmente a indebitarsi e impongono sempre nuove tasse ai cittadini per finanziare il debito sovrano, frenando così la capacità imprenditoriale, contraendo la domanda dei consumi e intaccando il risparmio privato e il patrimonio immobiliare privato.
Chi sono quelle poche centinaia di persone che hanno in mano i tre quarti della ricchezza mondiale e continuano a ricorrere a qualsiasi mezzo, anche il più sporco, per mettere le mani sul quarto rimanente? Sono gli Illuminati, che ritengono se stessi meritevoli di dominare sul mondo intero per investitura divina, e guardano a tutto il resto dell’umanità come a bestiame da spremere e sfruttare senza pietà.
Va sottolineato che tutte le decisioni importanti, quelle di portata globale, vengono prese solo ed esclusivamente dai membri dell’élite, ossia dagli Illuminati. Gli altri sono dei semplici esecutori; anche quelli di grado più elevato. Inoltre, gli Illuminati non si mostrano mai, non solamente in pubblico, ma neppure nelle logge: non ci mettono mai la faccia. La loro regola numero uno è non mostrarsi, e dare ordini restando nell’ombra; perciò quelli che si vedono, anche a capo delle logge e in posizioni apparentemente eminenti, sono sempre e solo dei subalterni, dei proconsoli.
Gli Illuminati se ne servono, ma non se ne fidano, come non si fidano di alcuno; e se questi vengono a conoscere troppi segreti, prima o poi trovano il modo di sbarazzarsene. Li reputano per quello che sono: dei mercenari che si mettono al servizio del migliore offerente, in cambio di soldi e carriera. Gli Illuminati si muovono in un mondo dove tutti hanno un prezzo e nessuno è animato da ragioni ideali: perciò essi disprezzano tutti e non si fidano di alcuno. Perfino fra di loro si guardano con diffidenza e, benché cerchino di rafforzare le ragioni della concordia reciproca per mezzo di matrimoni opportunamente combinati a fini politici, restano costantemente in guardia, come animali da preda, quali in realtà sono, senza abbassarla mai.
Il disprezzo che riservano ai loro servitori discende in parte dal fatto che conoscono i loro bassi appetiti, e sanno che trasformarli in docili strumenti è solo questione di prezzo. In un certo senso, per loro i capi delle logge e gli uomini di governo dei quali si servono sono paragonabili ai kapò, ai quali spetterà il dubbio privilegio di venire sacrificati per ultimi o di sacrificarsi essi stessi per la gloria dei loro padroni e signori. E che questa sia la loro opinione non è una nostra congettura, ma un dato di fatto, perché le fonti alle quali si ispirano sono i testi talmudici, nei quali viene espresso e continuamente ribadito proprio questo concetto: loro sono gli eletti, tutti gli altri non sono che bestie, non-uomini, sui quali è lecito, anzi è cosa buona e giusta compiere ogni genere di sopraffazione e di violenza.
Questo ci porta alla domanda cruciale, e politicamente la più scorretta di tutte, perché qualsiasi cosa possa richiamare, in qualunque modo, il contenuto dei Protocolli dei savi anziani di Sion, suscita immediatamente reazione fortissime. La domanda è la seguente: è una “cupola” ebraica, quella degli Illuminati? Sì e no. Intanto, bisogna osservare che dell’élite fanno parte anche famiglie e personaggi che non sono ebrei, come i Rockefeller o come Bill Gates. In secondo luogo, di ebraico essi hanno conservato, sì, una certa mentalità messianica, e anche una certa prospettiva religiosa, ma senza più il tratto essenziale della fede dei loro avi: la sottomissione incondizionata a un Dio unico, trascendente e puramente spirituale.
Essi non riconoscono niente e nessuno al di sopra di se stessi; si ritengono loro, semmai, i messia di un mondo che deve giacere prostrato ai loro piedi. Perciò il loro messianismo è del tutto secolarizzato: è da moltissimo tempo che hanno smesso di attendere il Messia, piuttosto hanno preso su di sé il ruolo che dovrebbe spettare a Lui. Si considerano degli eletti e pensano che l’intera umanità sia stata creata per servirli, ma questo è tutto: per il resto, non credono in Dio più di quanto credano in qualsiasi altro ideale. Nondimeno, se non credono in Dio, credono però al Diavolo; e comunque sono dediti al satanismo, anche se non ci credono, perché, come Aleister Crowley, vedono nel Diavolo l’immagine della totale libertà cui essi aspirano: la libertà assoluta di fare il male.
Gli Illuminati, gli eletti, non ragionano come noi, non si muovono nel nostro stesso universo mentale e morale, ma si pongono alla lettera al di là del bene e del male, poiché badano unicamente a coltivare il culto di se stessi. Accecati dal loro stesso potere, gli Illuminati non conoscono freni e si comportano come se fossero in diritto di fare qualsiasi cosa pur di accrescere il loro potere e la loro ricchezza. Scatenare una pandemia, o una guerra, o qualsiasi altro disastro, non li turba minimamente, e meno ancora organizzare un attentato nel quale periscano alcune migliaia d’innocenti, come nel caso dell’11 settembre 2001.
Considerano legittimo e giustificato qualsiasi mezzo per raggiungere i loro scopi. Si trasmettono il potere da molte generazioni, di padre in figlio: sono pazienti, tenaci, inflessibili. Non hanno fretta di veder realizzato il risultato finale della loro opera; sanno aspettare. Nondimeno, ora il loro progetto è entrato nella fase finale, per cui stanno affrettando i tempi: non per impazienza bensì semplicemente perché c’è il tempo dell’attesa e quello dell’azione rapida e decisa, ed essi sono maestri in entrambe le strategie.
Del resto, lavorano da anni, da decenni, sul fronte della moda, dello spettacolo, della musica leggera, della televisione, del cinema, per modificare lentamente non solo i modi di pensare, ma proprio i costumi della gente: per disgregare le famiglie, alimentando i vizi come la lussuria, l’orgoglio, l’egoismo, la superbia, tutte cose che essi hanno scientificamente studiato e programmato.
Nel caso della Chiesa cattolica, da essi considerata il peggior nemico, hanno lavorato sui tempi lunghi, infiltrando lentamente i loro uomini fidati, dapprima nei seminari, indi nel clero, e accompagnandoli fino alle cariche più alte, al cardinalato e da ultimo al papato. Ora sono riusciti a piazzare un uomo loro al cento per cento sulla cattedra di san Pietro, e infatti questi sin dal primo giorno, e senza mai tralasciare la più piccola occasione, non fa altro che portare avanti l’agenda da essi preparata.
È un uomo che personalmente non vale nulla, e infatti nessuno aveva mai sentito parlare di lui, ma in compenso è totalmente senza scrupoli, dominato da un’ambizione smisurata, disposto a qualsiasi azione pur di salire, di godere l’ebbrezza del potere. Anche se si tratta solo del simulacro del potere: perché, di fatto, non c’è un passo che egli possa fare, che non sia stabilito dai suoi burattinai; e se un domani, per ipotesi puramente accademica, avesse una resipiscenza di senso morale e volesse tirarsi indietro rispetto all’agenda per cui è stato eletto, sa bene quale fine lo aspetterebbe. Perché gli Illuminati sono gente che non scherza e non ci pensa due volte a sbarazzarsi delle persone scomode: valga per tutti il destino toccato a Giovanni Paolo I, reo di aver dichiarato che la sua prima cura sarebbe stata quella di combattere la massoneria penetrata nella Chiesa.
Citiamo una pagina dal libro di David Icke “Alice nel paese delle meraviglie e il disastro delle Torri Gemelle” (titolo originale: Alice in Wonderland and the World Trade Center Disaster, 2002; traduzione dall’inglese di Ilaria Piccioli, Macro Edizioni, 2003, pp. 21-22; 38-39): “Le famiglie dell’ ‘élite’, non più di 13 ai vertici della piramide, esercitano il proprio controllo sull’umanità attraverso una rete di società segrete. Questa rete, e le stirpi tra loro imparentate di cui essa è al servizio, sono diventate note con il nome di Illuminati. Con questo nome viene designata un’organizzazione che troviamo all’interno di tutte le principali organizzazioni. È come un cancro.
Tutte le principali società segrete scelgono scrupolosamente proprie reclute da destinare agli Illuminati e tali individui vanno poi a ricoprire in tutto il mondo posizioni di potere. Infestano tutte le razze, le etnie, le religioni e le nazioni, tanto efficace è la segretezza a compartimenti stagni, che la maggior parte dei membri di queste società segrete non sospetta nulla. La maggior parte dei massoni non procede mai oltre i primi tre livelli, i cosiddetti Gradi Blu. Costoro non hanno idea dello scopo ultimo della loro organizzazione.
Persino la maggior parte di coloro che sembrano accedere ai livelli più alti, come il 33° grado del Rito Scozzese, sanno relativamente poco – a meno che non siano “eletti”. Solo un’esigua minoranza, composta da individui appartenenti a particolari famiglie e alla loro progenie, approdano dai vertici ufficiali delle società segrete ai vertici degli Illuminati, che si trovano ancora più in alto. Sono questi i livelli a cui le società segrete inviano i loro eletti, ma almeno il 95% dei loro membri non sa niente circa l’esistenza di questi livelli, né di chi li occupa e delle loro attività.
Tra le società segrete più importanti all’interno della rete degli Illuminati ci sono i livelli più elevati dei massoni, i Cavalieri Templari, i Cavalieri di malta. I Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme e i Gesuiti, l’organizzazione che controlla la Chiesa cattolica romana, anch’essa al servizio degli Illuminati. L’organizzazione dei Gesuiti è estremamente potente all’interno degli Illuminati di tutto il mondo e riveste un ruolo altamente significativo nella manipolazione della società mondiale. Tra le famiglie coinvolte troviamo i Rotschild, i Rockefeller, la casata dei Lorena, gli Asburgo e la dinastia dei Thurn und Taxis di Bergamo, in Italia, che si è diffusa in Belgio, in Baviera e in molti altri luoghi. Anche la famiglia dei Thurn und Taxis è molto importante per gli Illuminati, sebbene non venga menzionata dagli studiosi quanto le altre. […]
Ma la strategia finanziaria attuata dagli Illuminati prevede sempre che a un periodo di prosperità indotto dalla concessione di numerosi prestiti, segua poi una depressione o un crollo. Economisti e corrispondenti economici strapagati, la maggior parte dei quali non ha idea di ciò che realmente accade, vi diranno che ogni “boom” e ogni crisi rientrano in una sorta di “ciclo economico” naturale. Non è così. Si tratta della sistematica manipolazione attuata dagli Illuminati per impadronirsi delle ricchezze del mondo.
Durante un periodo di prosperità molta gente è indotta a contrarre sempre più debiti. Un’attività economica fiorente spinge le aziende a contrarre nuovi debiti per rinnovare i macchinari al fine di aumentare la produzione e soddisfare così la domanda. La gente chiede nuovi prestiti per comprarsi una casa più grande e una macchina più costosa, perché nutre assoluta fiducia nelle proprie prospettive economiche. Ma poi, al momento ritenuto più opportuno, le maggiori banche, coordinate dalla rete degli Illuminati, alzano i tassi d’interesse per far cessare le richieste di prestiti e cominciano a richiedere il pagamento dei prestiti insoluti. A questo punto concedono molti meno prestiti rispetto a prima.
Ciò ha come effetto quello di far sparire dalla circolazione le unità di scambio (il denaro nelle sue varie forme). Quindi, anche la domanda dei prodotti viene azzerata e i posti di lavoro diminuiscono perché non ci sono abbastanza soldi in circolazione per alimentare la necessaria attività economica. La gente e gli imprenditori non guadagnano più abbastanza da estinguere i loro prestiti e vanno in bancarotta. A quel punto le banche si appropriamo dei loro beni reali, delle loro aziende, delle loro case, della loro terra, delle loro auto e di tutto il resto – in cambio di un prestito che non è stato estinto e che non è stato mai niente di più che una serie di cifre digitate su uno schermo.
Ciò avviene periodicamente da migliaia di anni e, soprattutto negli ultimi secoli, la vera ricchezza del mondo è stata sottratta alla popolazione per finire nelle mani di quelli che controllano il sistema bancario – le famiglie degli Illuminati. La stessa cosa vale per gli stati. Invece di crearsi il proprio denaro privo di interessi, i governi lo prendono in prestito dal cartello di banche private a cui pagano gli interessi e (talvolta) il capitale, tassando la popolazione. Una notevole somma di denaro che pagate sotto forma di tasse va dritto alle banche private per estinguere i prestiti “di denaro” che i governi potrebbero coniare a interessi zero! Ma perché non lo fanno? Semplice: gli Illuminati controllano i governi tanto quanto controllano le banche. Ciò che chiamiamo “privatizzazione” è la vendita di beni dello stato per far fronte al debito creato dalle banche…”
David Icke dimostra una reale conoscenza dei meccanismi del potere massonico e della cupola degli Illuminati, ricavata soprattutto dalle confessioni di ex massoni convertiti al cristianesimo, o comunque usciti dalla confraternita. E se anche solo una parte di ciò che egli dice fosse vero, ce ne sarebbe comunque abbastanza per prendere la cosa estremamente sul serio; tanto più che tali notizie concordano con numerose altre, filtrate dalle varie logge e organizzazioni massoniche nel corso del tempo, e talvolta costate la vita a quelli che le hanno diffuse: si pensi solo al caso del giornalista Mino Pecorelli.
La vicenda della cosiddetta pandemia da Covid-19 rivela che è in atto la stretta finale per la conquista totale del potere mondiale. Lo strumento degli Illuminati, come sempre, è il terrore: terrore che è stato diffuso scientificamente tra la popolazione grazie al monopolio dei mass-media, i quali hanno avuto istruzione di bombardare la popolazione con notizie angosciose e con cifre di morti gonfiate ad arte, ventiquattro ore su ventiquattro. Ciò significa che anche nella pubblica sanità e nel governo essi hanno piazzato i loro uomini, e ridotto all’insignificanza quelli che non sono riusciti ad asservire. Il nostro Paese, purtroppo, si è mostrato tra i più controllati dall’élite globale e ciò significa che a noi tocca di sostenere la lotta di liberazione più dura. E tuttavia se si ha fede, nulla è impossibile a Dio…
Articolo di Francesco Lamendola
Rivisto da Conoscenzealconfine.it
2 commenti:
La tecnologia è un'arma potente
I telefonini sono il guinzaglio
Posta un commento