Vaccini alla rovescia: favoriscono il covid e ogni altra malattia

12/08/2022 - I cosiddetti vaccini non solo non ostacolano l’infezione da coronavirus, ma addirittura la promuovono con meccanismi simili a quelli che presiedono alla desensibilizzazione alle allergie. In giugno su Science è stato pubblicato un articolo nel quale si suggerisce che la vaccinazione ripetuta contro il covid con preparati genici ha un effetto simile alle esposizioni progettate per abituare una persona allergica a piccole quantità di allergene, come per esempio il veleno d’api: col tempo, il sistema immunitario impara a ignorare il veleno, evitando così la risposta eccessiva e dannosa del sistema immunitario alle punture. Allo stesso modo, l’esposizione ripetuta alla proteina spike del coronavirus che i cosiddetti vaccini stimolano l’organismo stesso a produrre, insegna al sistema immunitario a ignorare la proteina spike così che il sistema immunitario non si preoccupa più di combattere il covid. Quindi i colpi di richiamo non aiutano a evitare la malattia , anzi ci rendono rendono più suscettibili alla reinfezione. Questo è almeno quanto emerge dall’analisi di un campione di personale sanitario vaccinato tre volte. e si accorda perfettamente col dilagare del covid, man mano che aumentano le dosi inflitte alla popolazione. Ma naturalmente, questo genere di informazioni utili non raggiunge il grande pubblico visto che la politica , i media, nonché le burocrazie sanitarie sono impegnati a promuovere i vaccini e con essi una trasformazione autoritaria della società.

Il vero problema è che al contrario di questo articolo di Science, la maggior parte dei lavori articoli sul Covid, raramente sottolinea che ci sono altri pericoli reali e seri associati alla vaccinazione: sarebbe un’eresia e potrebbe portare alla censura o a un’esclusione dal mondo della ricerca. Così pur portando dei dati e dei numeri che mostrano la pericolosità dei sieri genici, non si sottolinea mai o solo raramente la cosa, cercando di dare al tutto un aspetto il più possibilmente neutro. Insomma i rischi che possono portare alla malattia e talvolta alla morte, i coaguli di sangue i disturbi neurologici, le malattie cardiache, lesioni croniche e ultimamente anche la possibilità di un ‘accelerazione delle formazioni tumorali tendono a non essere menzionati o sottolineati. La stessa cosa che accade con gli scienziati del clima che pur essendo in stragrande maggioranza convinti che la catastrofe ambientale sia un fesseria non osano dirlo per tema di non avere più soldi per le ricerche. Così’ va il mondo del neoliberismo e neo medioevo. .

Ad ogni modo l'”effetto allergia” non è l’unico portato dalle vaccinazioni in serie: oltre alla desensibilizzazione del sistema immunitario, c’è anche un effetto di abbattimento delle difese: i cosiddetti vaccini contengono infatti sostanze “messaggere” che rallentano il sistema immunitario per far sì che le cellule del corpo producano la proteina spike e la diffondano ( vedi qui ). Poi c’è la circostanza che le proteine spike indotte dai vaccini rimangono in circolo per mesi vito che sono state specificamente modificate per renderle resistenti al sistema immunitario. Ecco perché ci vogliono settimane e mesi prima che il corpo se ne liberi e non un giorno o due come vorrebbe farci credere la propaganda vaccinale. Un discorso analogo vale per le nanoparticelle lipidiche che avvolgono la sequenza genica che ordina alle cellule di produrre la spike che – tanto per ricordarlo – è comunque una tossina in grado di portare gravi danni. Infine c’è la sindrome da immunodeficienza acquista o v- aids che si instaura con meccanismi ancora diversi e che persino i dati dell’ ufficio della salute pubblica scozzese dimostrano,

Non ci si dovrebbe perciò stupire se i Paesi più vaccinati mostrano un dilagare inarrestabile delle infezioni e anche un inquietante aumento della mortalità: In scozia, Inghilterra, Portogallo, Australia e Israele nei quali chiaramente una percentuale più alta di infezioni nei soggetti vaccinati una, due e anche tre volte rispetto a quelli non vaccinati. Anche coloro che sono stati vaccinati due volte finiscono in ospedale relativamente più spesso di coloro che non sono stati vaccinati e hanno anche un tasso di mortalità più elevato. Questo vale anche per le persone che sono state vaccinate una volta, anche se in misura minore. I dati sono così espliciti che in una società sana non consentirebbero una manomissione della realtà così evidente. Ma il fatto è che la malattia non viene da fuori, ma è dentro.

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