VACCINI: CE LO CHIEDE L'EUROPA! SI DI JUNKER AD OBBLIGATORIETA' IN ITALIA ED EUROPA!

Arriva da Strasburgo il monito ai paesi europei verso l’obbligatorietà dell’uso dei vaccini. Il Presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker,
nel suo discorso sullo stato dell’Unione, oltre ad aver parlato di migranti, economia e Brexit si è soffermato sul tema caldo in questi giorni in Italia.

Il discorso in plenaria

Alla plenaria del Parlamento Europeo le sue parole sono state nette: In Europa non sono ammissibili le morti evitabili. Il presidente della Commissione ha esplicitamente parlato della situazione italiana e romena.


“Non è accettabile che ci siano ancora bambini che muoiono di malattie che in Europa avrebbero dovuto essere debellate da molto tempo. I bambini in Romania e in Italia dovrebbero avere lo stesso accesso alle vaccinazioni per il morbillo come i bambini in altri paesi dell’Europa, senza se e senza ma. Ed è per questo che noi lavoriamo con tutti gli stati membri per appoggiare le misure nazionali per le vaccinazioni. Non ci possono essere in Europa morti evitabili”.

Sostegno al governo italiano

Le dichiarazioni di Junker vanno a sostenere l’azione del governo italiano all’apertura di asili e scuole elementari.

Per accedervi è infatti necessario che i bambini siano vaccinati contro dieci malattie. La liste di queste patologie è la seguente: morbillo, rosolia, parotite, varicella, epatite B, poliomielite, difterite, tetano, pertosse, Haemophilus influenzale tipo b.

La legge che impone l’obbligo alla vaccinazione di queste dieci patologie è stata necessaria, come è emerso dal dibattito politico di questi mesi in Italia, per la diminuzione della copertura vaccinale.

Questa situazione ha determinato l’aumento di malattie che da tempo venivano considerate superate. In realtà c’è da dire che questa legge va a rinforzare un sistema normativo sul tema che era già in essere nel passato.

Vaccini, Junker: 'Si all'obbligatorietà in Italia e in Europa'
L’avvio dei cicli scolastici

All’avvio dei cicli scolastici un po’ di caos è stato generato da questo nuovo obbligo per le famiglie, cioè quello di fornire la documentazione necessaria per comprovare che siano state effettuate le dieci vaccinazioni. La scadenza per consegnare questa sorta di “cartella clinica” dei bambini è stata fissata per l’11 settembre.

Ci sono stati molti casi di alunni sforniti dei documenti che rispondono ai criteri della legge.


All’apertura dei cancelli scolastici si sono visti chiudere le porte. La ministra Lorenzin ha dichiarato che i problemi sono nati dal rifiuto di adeguarsi alla normativa. Alcuni genitori hanno chiesto l’aiuto delle forze dell’ordine o si sono presentati con i loro avvocati, chiedendo il rispetto della privacy.

La rivolta degli obiettori di coscienza

Si perché questa nuova normativa ha generato le ire degli obiettori di coscienza, che si oppongono alle vaccinazioni. Dai primi dati che emergono sembra che ci siano migliaia di famiglie che non hanno presentato la documentazione. A questi vanno aggiunti chi per semplice indolenza non si è allineato alle disposizioni governative, aumentando il caos di questi giorni.

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