rendano noti i danni che stanno causando all’ecosistema marino e a tutto il Pianeta per via dell’inquinamento provocato dalle particelle di plastica.
Nel Regno Unito le maggiori aziende del settore sono state accusate di nascondere ai consumatori la verità sullemicroplastiche dato che hanno rifiutato di presentarsi in Parlamento per rispondere ufficialmente a delle domande sull’impatto dei loro prodotti cosmetici sugli ecosistemi di mari e oceani.
La Commissione Ambiente del Regno Unito si sta attivando per approfondire la questione, ma Procter & Gamble,Reckitt Benckiser, L’Oreal, Unilever eJohnson & Johnson per il momento hanno rifiutato l’invito a collaborare.
L’incontro si svolgerà comunque ma le aziende non saranno presenti. A rappresentarle ci saranno John Chave, direttore generale di Cosmetics Europe, e Chris Flower, direttore della Cosmetics, Toiletry and Perfumery Association.
Johnson & Johnson, L’Oreal e Unilever hanno affidato alle associazioni che le rappresenteranno una documentazione scritta sull’argomento. Gli Stati Uniti si stanno già occupando della messa al bando delle microplastiche nei prodotti cosmetici e due terzi dei cittadini britannici supportano questa decisione.
Le microplastiche vengono utilizzate soprattutto sotto forma di microsfere in dentifrici e prodotti esfolianti, ma molte aziende hanno già trovato delle alternative sostenibili per sostituirle.
Alcune aziende hanno già messo al bando le microplastiche o hanno fissato una data da cui prenderà il via il divieto di inserirle nei prodotti. Secondo Kerry McCarthy, segretario ombra all’ambiente in UK, le microplastiche andrebbero subito messe al bando perché stanno inquinando le acque nazionali e internazionali. A suo parere le microplastiche nei cosmetici non servono a nulla, le aziende ne possono fare a meno ed è arrivato il momento di entrare in azione.
Nel frattempo Johnson and Johnson ha promesso di rimuovere tutte le microplastiche dai propri prodotti a livello mondiale entro la fine del 2017. Reckitt Benckiser completerà la messa al bando delle microplastiche entro la fine del 2018.
Unilever ha messo al bando le microsfere di plastica dagli scrub nel 2014. Eppure il problema continua. Evidentemente le microplastiche sono presenti in più prodotti cosmetici di quanto pensiamo e il loro utilizzo è ancora molto diffuso. In attesa che le multinazionali e i Governi intervengano davvero per arginare il problema, nel dubbio meglio non acquistare scrub, dentifrici e altri prodotti con microgranuli in plastica
Marta Albè
fonte: http://www.greenme.it/consumare/cosmesi/20541-microplastiche-cosmetici-multinazionali
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