Milena Gabanelli: “Mi sono tolta lo stipendio. Non produrre e guadagnare lo troverei umiliante” – Ma com’è che non in Parlamento non riusciamo a mandare gente così…?

E no. La Gabanelli è una che la politica non la potrà mai fare…!

Vi immaginate? Rinunciare allo stipendio solo perchè non si produce? Roba da Gente Onesta, e in Parlamento l’onestà è proprio una di quelle cose che scarseggiano.

Scrive Huffingtonpost
Milena Gabanelli: “Mi sono tolta lo stipendio. Non produrre e guadagnare lo troverei umiliante”

La giornalista spiega al Corriere il suo no alla condirezione di RaiNews 24: “Se sono io il problema mi faccio da parte”

“Mi sono tolta lo stipendio. Non produrre e guadagnare lo troverei umiliante”. La giornalista Milena Gabanelli spiega in un’intervista al Corriere della sera il suo no alla condirezione di RaiNews 24.


Il mio non è un capriccio, ma la certezza che non ci sono le condizioni per produrre risultati. E di cui poi devo rispondere. Il mio incarico è far funzionare l’informazione online, che la Rai non ha, malgrado i suoi 1.600 giornalisti. La proposta è quella di stare dentro un sito che non ha i presupposti per funzionare, in attesa degli eventi


All’intervistatrice che le chiede perché non le basta la promozione e uno staff di 40 giornalisti scelti da lei, Gabanelli risponde:


Non ne ho mai fatto una questione di carica. E lavorare con Di Bella, che stimo, è pure divertente. Ma buona parte dei giornalisti che io ho incontrato, in un assestment interno, sono disponibili a trasferirsi al portale unico Rai, ma non al sito di una testata. Così quelli di tg nazionali e regionali, corrispondenti: tutti felici di contribuire. Ma non a Rainews.it, perché è percepito come il sito di una testata concorrente.


Se il suo progetto originario non si realizzasse, la giornalista spiega:


Sarebbe un peccato per la Rai che non può permettersi un ulteriore ritardo sull’online. Se invece il problema sono io, non ho difficoltà a farmi da parte, il lavoro fin qui fatto non andrà sprecato. Non ho paura del futuro e non sono legata alle poltrone, ho delle idee e una reputazione che vorrei continuare a mettere a disposizione del servizio pubblico. Ma non inventandomi un nuovo programma, altrimenti sarei restata dov’ero.

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