"Fossi nei francesi non mi fiderei delle promesse di Macron"

Parla lo psichiatra Adriano Segatori autore su Youtube di un impietoso profilo psicologico del presidente francese che ha avuto milioni di visualizzazioni.


"L'Emmanuel Macron che lunedì sera ha parlato alla Francia era un personaggio molto rigido, molto costruito. Dalla sua espressione quasi congelata traspariva l'immagine un po' cinica di chi propone progetti in cui non crede, ma indispensabili per placare gli animi e tornare poi alle proprie abitudini originarie. Anche stavolta l'immagine di Macron mi è sembrata coincidere perfettamente con quel quadro di apparente psicopatia che avevo già descritto come un elemento importante della sua personalità".


© REUTERS / ERIC GAILLARD
Francia, elezioni parlamentari: netta vittoria del presidente MacronLo psichiatra Adriano Segatori è famoso per aver disegnato nel maggio 2017, alla vigilia del secondo turno delle presidenziali francesi, un impietoso quadro psicologico in cui definiva Macron un "psicopatico con deliri di onnipotenza". In quell'intervista visionata da milioni di utenti di Youtube Segatori, membro della sezione scientifica "Psiclogia Giuridica e Psichiatria Forense" dell'Accademia Italiana di Scienze Forensi, puntava il dito sulla seduzione psicologica e fisica subita per mano di Brigitte, l'assai più matura professoressa di liceo diventata poi sua moglie. A dar retta a Segatori, intervistato da "Sputnik Italia" 19 mesi dopo la sua prima diagnosi, il responso oggi non cambia. E la conferma arriverebbe proprio dal "mea culpa" offerto lunedì sera ai francesi.



"Lo psicopatico punta sempre a realizzare le aspettative di chi lo guarda. Cerca di essere come gli altri lo vorrebbero. Nel suo discorso, studiato per sedare gli animi dei suoi concittadini, ha fatto proprio questo. Ha offerto ai francesi quello che si aspettavano da lui. Un "mea culpa" e qualche concessione incorniciati nell'aurea del personaggio autorevole che va incontro al suo popolo ed è pronto perfino a scusarsi per i propri errori".

La sua immagine però ne esce molto indebolita….

Ricordiamoci che lo psicopatico non ragiona mai in termini di empatia. Lo psicopatico lasciato dalla moglie la ricopre di fiori e di promesse salvo poi ucciderla la mattina dopo. Nella personalità dello psicopatico la principale finalità è il raggiungimento dell'obbiettivo. Un "mea culpa" e qualche concessione dal punto di vista di Macron non sono delle umiliazioni sono solo un passaggio obbligato per sedare la protesta riconquistare il proprio popolo.

Professore lei continua a definirlo un psicopatico. Quindi la Francia è in mano ad un personaggio instabile mentalmente?


© SPUTNIK . MIKHAIL KLIMENTYEV
Francia, i repubblicani criticano le misure anti crisi di MacronMai detto questo. Lo psicopatico non è un pazzo e non è un malato di mente. Macron è molto intelligente e ha grandi capacità cognitive ma è privo di affettività e dimostra scarse capacità d'empatia. Lo psicopatico è proprio questo, una persona intelligente o addirittura intelligentissima che vede gli altri come strumenti per la realizzazione della propria identità e della propria riuscita. Per lo psicopatico gli altri sono una sorta di proprietà. Lo psicopatico che uccide la moglie dopo averla chiamata amore la uccide proprio perché resti soltanto solo sua. Punta a quel risultato e non considera nemmeno le conseguenze del proprio gesto.



Quindi i francesi farebbero meglio a non fidarsi delle sue promesse?

Fossi in loro farei molta attenzione. Nello svolgimento della mia professione invito sempre alla prudenza quelli pronti a credere ai pentimenti di un coniuge con tendenze psicopatiche. Il pentimento dura fino a quando lo psicopatico non deve affrontare un evento capace di mettere in crisi la sua idea di onnipotenza.

Nelle scorse settimane i giornali francesi hanno parlato di un Macron sull'orlo di un esaurimento nervoso. E' una diagnosi possibile?


© SPUTNIK . SERGEY GUNEEV
Macron: necessità di una profonda riforma dell'UEMacron mi ricorda molto Gianfranco Fini ovvero un personaggio di bella presenza appoggiato da ambienti e poteri forti. Come Macron anche Fini ha sempre avuto al suo fianco una donna molto più anziana di lui che rispondeva al nome di Donna Assunta, ovvero la vedova di Giorgio Almirante. Macron per mano di sua moglie Brigitte e Fini per mano di Donna Assunta sono due personalità cresciuti all'ombra di due figure quasi materne che li hanno trattati alla stregua di bambini prodigi. La fine della parabola di Fini, e lo so perché nel mio ambiente di lavoro se n'è parlato, è coincisa con delle pesanti crisi depressive. Lo stesso dicono stesse per capitare, anche Macron. In personaggi come Fini e Macron la componente narcisistica gioca un ruolo importante. La parabola di Narciso c'insegna che quando lo specchio non gli rimanda la sua immagine ideale il suo mondo crolla.



Macron sembra incapace di ascoltare i propri concittadini e di percepire il loro malumore….


© REUTERS / STOYAN NENOV
La crisi di politica interna in FranciaIl problema è proprio questo. Lo psicopatico non vuole ascoltare le critiche. E' sempre alla ricerca di "yes man", di collaboratori pronti ad elogiarlo. Lo scontro dello scorso luglio tra Macron e il suo Capo di Stato Maggiore generale Pierre De Villiers è stato un caso da manuale. "Quando nasce un diverbio tra il presidente e il capo di Stato maggiore — ha detto in quel caso — si cambia il Capo di Stato maggiore". E' un classico ragionamento da psicopatico. Vuole avere attorno soltanto persone pronte a riconoscere la propria autorità e si libera di chiunque osi metterla in dubbio.



In questo frangente qual è il ruolo di sua moglie?

Un ruolo ambivalente. Sicuramente continua ad appoggiarlo e a definirlo il migliore, ma contribuisce anche ad amplificare la sua scarsa capacità di comprendere gli avvenimenti spingendolo a concentrarsi ancor di più su se stesso. In poche parole contribuisce a spingerlo verso l'orlo fatale dello stagno di Narciso.

Da psicanalista cosa gli consiglierebbe

Macron mi ricorda i casi di alcuni pazienti andati in crisi per la loro inadeguatezza nel raggiungere gli obbiettivi fissati per loro dall'azienda in cui lavoravano. In questi casi io consiglio di lasciar perdere e dimettersi per evitare guai psicologici maggiori. Meglio tornare alla famiglia e dedicarsi a impegni con responsabilità meno elevate perché insistendo si rischia di rovinare se stessi e l'azienda. E l'azienda in questo caso si chiama Francia.

Nessun commento:

Post più popolari