Gilet gialli chiedono aiuto: sconfinano a Ventimiglia e cantano l’Inno italiano

Il gesto fatto dai gilet gialli sembrerebbe proprio una sorta di richiesta di aiuto al popolo italiano, un invito ad unirsi alla protesta come Belgio, Germania e Olanda.



I gilet jaunes (gilet gialli), col pugno destro levato al cielo sconfinano pacificamente in Italia, occupano la barriera autosradale di Ventimiglia e intonano l’ inno di Mameli.

Un gesto inaspettato che ha colto di sorpresa sia le autorità italiane che quelle francesi. si è trattato infatti uno sconfinamento non autorizzato ma per fortuna pacifico. Anzi sembrerebbe addirittura una richiesta di aiuto al popolo italiano, un invito ad unirci alla protesta come stanno facendo in altri paesi europei come Belgio, Germania e Olanda:“Per l’Italia e per la Francia dobbiamo essere uniti”, hanno gridato i manifestanti ai megafoni.



Le richieste dei gilet gialli

Erano poco più di duecento, e hanno oltrepassato il confine italiano al grido ‘Macron dimission’ bloccando pacificamente per ore la barriera autostradale di Ventimiglia, in territorio italiano, intonando il nostro inno e fermando i mezzi in transito, ai quali hanno distribuito volantini illustrando le ragioni della protesta che sono le seguenti:

In primis ovviamente il no all’ aumento delle accise sui carburanti (il motivo principale che ha fatto “traboccare il vaso innescando la protesta);
L’ abbassamento generico delle tasse;
L’abolizione del senato;
L’ aumento delle pensioni;
Più referendum popolari;
Riduzione degli stipendi dei parlamentari;
Stop all’ austerity da parte dell’ Unione europea;
Taglio delle tariffe di luce e gas;
Abbassamento dell’ età pensionabile a 60 anni;
Più sussidi ai disabili;
Politiche per aiutare i clochard;
Salario minimo di 1300 euro netti.

Dopo aver intonato l’inno e distribuito i volantini i gilet gialli sciolgono il blocco ringraziando le nostre forze dell’ ordine per aver permesso loro questo pacifico gesto.

Perchè gli italiani non si sono uniti alla protesta dei gilet gialli

Se il popolo italiano non si è unito alla protesta dei gilet gialli, a differenza di tedeschi, belgi e olandesi c’è un motivo. Gli italiani hanno già fatto la loro “rivoluzione gentile” col voto del 4 marzo. Un voto che ha aperto gli occhi anche a molti altri popoli europei governati da filo europeisti convinti, ecco perchè quello che e’ successo in Italia accadrà molto probabilmente in tutta Europa quando si ritornerà alle urne.
Molto probabilmente è proprio la nostra rivoluzione gentile che, anche se indirettamente, ad aver innescato gridi di protesta che hanno preso varie forme in Europa, come quella dei gilet gialli.

Se in italia non ci sono i gilet gialli e’ perche’ ora abbiamo chi ci difende nelle istituzioni… Per una volta siamo noi i precursori…
Noi abbiamo potuto fare una rivoluzione gentile tramite il voto, i francesi se riusciranno a far dimettere Macron potranno fare la loro.

Noi italiani con una matita abbiamo smascherato tutte quelle istituzioni che non mettono al centro i problemi del popolo, gli europei stanno assimilando il messaggio.
Una cosa è certa, le elite’ stanno perdendo sempre più terreno, se ne facciano una ragione.

2 commenti:

Pianetavivo ha detto...

Spero che quei 200 abbiano bloccato le vetture soltanto quanto basta a somministrare volantini e non le abbiano tenute ferme in blocco.

L'abolizione del senato sarebbe dannosa almeno in Italia.

Un po' di giletgialli hanno manifestato e manifestano pure in Italia benché da noi vige e viene fatto rispettare pedissequamente (almeno per le manifestazioni a terzi) un decreto regio ottocentesco che vieta le riunioni di più di 5 persone non autorizzate dalla polizia in luoghi pubblici... e pare che il recente "decreto sicurezza" del Salvini abbia rinforzato tale divieto.
Inoltre in Italia c'è stato il G8 a Genova nel 2001 dal che abbiamo recepito quali sono i metodi delle forze dell' "ordine".

Pianetavivo ha detto...

Il reddito minimo (o "di povertà" lo chiamerei, mentre quello "di cittadinanza" sta illustrato su tinyurl.com/redditocitt )
in Francia c'è già: forse anche qualcos'altro dell'articolo è falso o tendenzioso.
Un amico francese non disabile gode di 480 euro mensili che il governo gli versa in banca per il fatto che è ultra25enne disoccupato.
Ha però dei limiti: non può stare all'estero (nel caso, in Italia) più di 2 o 3 mesi di seguito (non ho memorizzato perché mi sembra irrilevante), ma il governo non controlla davvero benché il telefono mobili stia all'estero e i prelievi da bancomat pure;
e ogni tot mesi deve rispondere a un'intervista governativa, altrimenti deve ricominciare l'iter per farsi assegnare il reddito.

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