Il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia del Pd avverte gli italiani: l’emergenza coronavirus non è finita e il governo
è pronto a chiudere nuovamente alcune zone del Paese se dovessero accendersi focolai troppo grandi. Boccia parla della sottovalutazione del rischio coronavirus da parte di troppi italiani durante un’intervista rilasciata al quotidiano Il Messaggero. Il ministro giustifica anche un eventuale prolungamento dello stato di emergenza già preannunciato nei giorni scorsi dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
Boccia: ‘Prolungamento stato di emergenza atto dovuto’
“Tanti elettori di centrodestra sanno che è un atto dovuto proposto dal governo che ha messo in sicurezza sanitaria il Paese”, dichiara Francesco Boccia durante l’intervista concessa a Il Messaggero in riferimento al possibile prolungamento fino al 31 dicembre dello stato di emergenza per il coronavirus. Passando poi ad analizzare gli effetti del lockdown sul Meridione del paese, il ministro degli Affari regionali afferma che “sono morti italiani anche al Sud, anche se i numeri sono stati diversi. Parlare con quelle famiglie dà il senso di quanto sia stato giusto chiudere tempestivamente tutto il Paese. Ci siamo basati sulle valutazioni del comitato tecnico-scientifico, sui rischi potenziali e ci siamo assunti le responsabilità”.
‘Possibile circoscrivere i territori in caso di crisi improvvise’
Boccia si mostra ottimista sul futuro della lotta alla pandemia, ma ammonisce gli italiani sulle possibili decisioni drastiche del governo in caso di nuovo aumento della diffusione del virus. “Oggi è diverso – sottolinea il ministro – ci sono strumenti e conoscenze e lo prevede già la legge in vigore che sarà possibile circoscrivere i territori in caso di crisi improvvise”. Dunque, precisa Boccia, le chiusure a macchia di leopardo potrebbero essere imposte dal governo Conte anche senza la proroga dello stato di emergenza.
A suo modo di vedere, inoltre, gli italiani starebbero sottovalutando il rischio. “Hanno fatto male alcune esternazioni che per quanto fondate e non ho alcun dubbio a considerarle tali, hanno potuto influenzare la gente e far credere che sia tutto finito – conclude Boccia – se l’epidemia torna a dilagare rischiamo di non poterci rialzare più. Chi non usa la mascherina nei luoghi in cui è obbligatoria o partecipa ad assembramenti è un irresponsabile. E chi lo giustifica è peggio di lui”.
https://newspad.it/2020/07/12/coronavirus-boccia-avvisa-gli-italiani-pronti-a-chiudere-territori-in-caso-di-crisi
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