La Camera approva la missione militare, nonostante le forti perplessità internazionali. Confermate le altre spedizioni, dai Balcani alla Lettonia
Via libera dalla Camera alla prosecuzione per il 2018 delle missioni internazionali, tra cui quella in Niger, una novità assoluta voluta dal premier Gentiloni e dal ministro della Difesa Pinotti e che giusto in queste ore ha visti molte contrarietà internazionali, ad iniziarte da quelle dei francesi, del tipo.
Laggiù ci siamo già noi, ma cosa vengono a fare gli italiani? L’Assemblea di Montecitorio ha approvato la risoluzione di maggioranza e anche il voto a favore di Forza Italia e Fratelli d’Italia. La Lega si è astenuta, mentre i deputati di M5s e di Liberi e Uguali hanno votato contro le premesse di parti della risoluzione, relative a singole missioni.
Tutte respinte le altre risoluzioni presentate dai gruppi dell’opposizione. Il decreto missioni non prevede solo l’impegno nel Paese del Sahel, ma anche la conferma delle missioni in Afghanistan, Libano, Balcani, Somalia e l’appoggio alle missioni Nato in Lettonia e Turchia.
Tra le novità deliberate dal Consiglio dei ministri di dicembre l’invio 400 militari in Libia per sostegno a carattere umanitario, assistenza e supporto sanitario, addestramento delle forze di sicurezza libiche, supporto alla Guardia costiera libica, ricognizioni, ripristino delle infrastrutture funzionali alla capacità libica di controllo del territorio.
Fonte: IL GIORNALE D’ITALIA
Tratto: Informare per Resistere
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