Tempi brevi, anzi brevissimi. Carlo Cottarelli potrebbe salire al Quirinale già stasera, o al più tardi domattina, per presentare la sua lista dei ministri al presidente della Repubblica. E se tutto filerà liscio, il giuramento al Quirinale potrebbe svolgersi già domani pomeriggio o al massimo mercoledì.
Sarà il governo voluto da Mattarella, quello che lo stesso presidente della Repubblica aveva ipotizzato qualche settimana fa. Nessuno dei ministri, premier incluso, si candiderà alle successive elezioni che si terranno il prossimo settembre o a inizio 2019. Ma sarà soprattutto un governo di tecnici, assai simile per tipologia a quello che fu guidato da Mario Monti
Alcuni dei nomi del possibile prossimo esecutivo hanno già iniziato a girare. E sono nomi “pesanti” e “blindati”, ovvero personaggi dai quali si sa bene che cosa attendersi.
C’è Raffaele Cantone, magistrato e numero uno dell’Authority Anticorruzione. C’è Paola Severino, docente universitaria, presidente dell’Università Luiss di Roma e già ministro della Giustizia, nome che farà venire la pelle d’oca a Silvio Berlusconi. Per il ministero dell’Interno favorito è il prefetto Francesco Paolo Tronca, già messo al comando nella gestione del post-emergenza in diverse aree colpite da calamità naturale come il sisma de L’Aquila, la tragedia ferroviaria di Viareggio l’alluvione alle Cinque Terre e a Genova, il disastro della nave Concordia.
A novembre 2016 è viene nominato direttore della Struttura di Missione del Ministero dell’Interno incaricata di svolgere le attività finalizzate alla prevenzione e al contrasto delle infiltrazioni mafiose nell’azione di ricostruzione delle aree colpite dal terremoto in Lazio, Marche e Umbria. Di Alessandro Pajnos’è parlato anche del possibile premier: giurista e docente universitario, è stato consigliere giuridico dello stesso Mattarella al Viminale, oltre che di diversi altri ministri, mentre durante il primo governo Prod è stato segretario generale alla Presidenza del Consiglio.
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