In Germania, lo Stato toglierà i bambini alle famiglie che non firmeranno il certificato anti-Covid

di Cesare Sacchetti


Lo scorso 16 maggio è stata firmata da Christian Piwarz, il ministro della Cultura della regione tedesca della Sassonia, una lettera ufficiale dove si annunciano le linee guida per il ritorno a scuola dei bambini.

Nella missiva di tre pagine si prevede che lo Stato tedesco possa sottrarre i bambini ai loro genitori, se questi non compileranno un modulo nel quale attestano l’assenza di positività al Covid dei loro figli o di altri membri della loro famiglia.

E’ uno scenario agghiacciante al quale si fa fatica a credere ma è esattamente quanto scritto sulla carta intestata del governo della Sassonia.

Il ministro annuncia sin da subito che la situazione post-Covid impedirà un ritorno alla normalità e che la cosiddetta pandemia terrà le autorità impegnate per molti mesi.

All’inizio il governo cerca di rassicurare le famiglie mostrando l’intenzione di riaprire le scuole e di lasciare ai genitori la facoltà di continuare con la scuola a distanza oppure di riprendere con le lezioni negli istituti scolastici.

“Restiamo fedeli alla decisione di aprire le scuole. Ad ogni modo, fino al 5 giugno lasceremo ai genitori degli alunni delle scuole elementi la facoltà di decidere se i loro bambini dovranno partecipare alle lezioni a scuola oppure continuare a studiare a casa.”


Dopo aver fatto questa precisazione, si aggiunge però che la vita scolastica non sarà più quella di prima. I bambini che torneranno a scuola non avranno più la libertà di stare insieme come prima e la loro socialità, così indispensabile nell’infanzia, verrà inevitabilmente limitata.

Ma il governo della Sassonia non si limiterà a separare i bambini durante le lezioni o nei loro momenti di gioco e interazione sociale.

Ai genitori infatti che vorranno far tornare i loro figli nelle scuole sarà richiesto di compilare un modulo nel quale si autocertifica l’assenza di contagio dal Covid-19.

“Un altro requisito è la certificazione di salute. Ai bambini sarà consentito partecipare alle lezioni solamente se non hanno sintomi da Covid-19 così come per i membri della loro famiglia. Siamo consapevoli che misure molto rigide devono essere applicate.”

La previsione che si possa chiedere tutto questo alle famiglie è quantomeno anomalo perchè di fatto si chiede ai genitori di sostituirsi ad un medico.

Come può infatti il padre o la madre di un bambino dichiarare che il loro figlio sia privo di sintomi se nessuno dei due ha le competenze per farlo?

In Germania, le autorità governative potrebbero costringere così le famiglie a dichiarare potenzialmente il falso facendo una dichiarazione del genere.

Il governo della Sassonia afferma che tutto questo è fatto nell’interesse delle stesse famiglie, ma di fatto scarica su queste una responsabilità che non dovrebbe ricadere su di loro in alcun modo.

Senza il modulo, i genitori perderanno i bambini

Ma è nella seconda parte della lettera che si descrivono le conseguenze peggiori per chi non si conforma a queste nuove disposizioni.

Si precisa che il modulo nel quale si dichiara che nè i bambini nè i genitori hanno sintomi da Covid deve essere compilato quotidianamente.

“Vorremmo mettere in rilievo che la vostra dichiarazione quotidiana firmata è un prerequisito per la partecipazione di vostro figlio alle lezioni. Si chiede cortesemente che la firma di questa dichiarazione diventi parte della vostra routine quotidiana prima di mandare vostro figlio a scuola.”

Se i genitori quindi vorranno mandare a scuola i loro figli senza problemi, dovranno giorno per giorno dichiarare che nessuno in famiglia mostra sintomi da Covid.

Le autorità si riservano persino la facoltà di rifiutare l’ingresso a scuola di un bambino qualora si presenti con un modulo sprovvisto di firma della famiglia.

E cosa accade se un genitore non firma questo modulo?

Lo spiega il ministro Piwarz.

“Come genitori, siete obbligati a prendere vostro figlio dalla scuola immediatamente se la vostra firma è mancante per quel giorno specifico. Se non eseguirete queste istruzioni, la scuola è definitivamente obbligata a rivolgersi all’ufficio competente per prendere vostro figlio in custodia.”

In altre parole, se il padre o la madre di un bambino si dimentica solo di firmare questa dichiarazione e se non è in grado di presentarsi subito a scuola per impegni di lavoro, la scuola prende il bambino e lo manda in un istituto per i bambini abbandonati.

Per una semplice dimenticanza o un’impossibilità ad andare a prendere prontamente il proprio figlio a scuola, i genitori rischiano quindi di vedere i loro bambini finire dentro un orfanotrofio.

La lettera non menziona minimamente per quanto tempo il bambino dovrebbe restare lì e soprattutto non menziona nemmeno cosa dovrebbe fare un genitore per riprendersi il proprio figlio.

Si chiede inoltre nuovamente ai genitori di confermare obbligatoriamente l’assenza di sintomi da Covid-19.

“Siete obbligati a confermare in maniera veritiera che non avete avuto nessuno sintomo così come vostro figlio o gli altri membri della famiglia. Non è richiesto un certificato medico per questo. Sono sufficienti le vostre sensazioni fisiche.”

Non solo quindi le autorità costringono le famiglie a dichiarare il falso ma arrivano incredibilmente a scrivere in via ufficiale che i sintomi del Covid si possono autocertificare senza consulenza medica in base alle proprie sensazioni.

La scuola inoltre si riserva il diritto di escludere i bambini che manifestano sintomi del virus, ma anche in questo caso la valutazione è rimessa al personale scolastico e non ad un professionista sanitario.

L’Europa minacciata dal totalitarismo sanitario

Si è quindi giunti a questo punto? A discriminare ufficialmente i bambini che manifestano presunti sintomi da Covid e persino a sottrarli alla custodia delle famiglie se non si seguono i protocolli di questo nuovo regime sanitario.

Più si va avanti in questa crisi, più emerge una precisa volontà di disgregare le famiglie, il tessuto connettivo delle nazioni, che nulla ha a che vedere con la salute.

L’UE che prometteva pace e stabilità per evitare che l’Europa ripiombasse nell’incubo dei nazi-fascismi si sta tramutando in qualcosa persino peggiore di ciò che presumibilmente asseriva di voler combattere.

Le scuole devono essere luogo di formazione e crescita,  ma in Germania, e probabilmente a breve anche nel resto dell’Europa, stanno per diventare dei luoghi dove si rischia di perdere i propri figli.

I governi dovrebbero avere la funzione di assicurare l’incolumità della popolazione. Dovrebbero servire il cittadino, mentre nella crisi da Covid si stanno trasformando in degli strumenti di repressione che minacciano la sicurezza pubblica.

I governi europei che dichiarano di agire per proteggere la salute dei loro cittadini sono diventati di fatto quelli che per primi la mettono in pericolo.

Recentemente, monsignor Viganò in una lettera al rabbino Ahrens, ha risposto a chi etichetta come “complottisti” coloro che denunciano questa deriva autoritaria.

Chi ancora usa questa espressione nega i crimini che stanno avendo luogo sotto il pretesto della crisi da Covid e consegna l’Europa nelle mani di una nuova pericolosa dittatura.

Voltarsi dall’altra parte e usare formule stereotipate vuol dire voltarsi dall’altra parte come fecero le cancellerie europee negli anni’30 nei confronti delle minoranze ebraiche perseguitate.

Non si può più tacere di fronte alla nuova minaccia che incombe sull’Europa. Se non si denuncia subito questo totalitarismo sanitario, i bambini presunti malati di Covid potrebbero seguire lo stesso destino dei bambini ebrei.

Strappati alle loro famiglie e deportati.

L’UE ha spesso denunciato il rischio di ritorno al nazi-fascismo. Se si guardasse allo specchio probabilmente capirebbe da dove viene davvero quella minaccia.

Aggiornamento: delle persone, alcune in evidente malafede, hanno messo in dubbio l’autenticità di quanto scritto nell’articolo e il fatto che il governo possa arrivare togliere i bambini dalla custodia delle famiglie.

Questo il testo originale in tedesco dove il governo della Sassonia avanza espressamente questa ipotesi in caso i genitori non presentino il modulo firmato dove dichiarano che i loro figli non hanno sintomi da Covid:

“Sofern sie dem nicht nachkommen, ist die Schule in letzer Konsequenz verpflichtet, das ordnungsamt einzuschalten-bis hin zu einer Inobhutnahme Ihres Kindes.”

La traduzione in italiano più corretta fatta con il contributo di un madrelingua tedesco è la seguente:

“Se non si obbedisce a questo, la scuola, in ultima analisi, è obbligata a informare la prefettura, fino a una possibile presa in carico (o in custodia) del vostro bambino”.

La definizione di “prendere in custodia” secondo lo stesso governo tedesco è quella di mettere il bambino in un istituto per bambini abbandonati, come si può leggere in uno dei link governativi tedeschi. 

Pertanto, è stato il governo della Sassonia ad utilizzare un’espressione che nel diritto tedesco assume il significato di assegnare i bambini ad un istituto simile ad un orfanotrofio.

La notizia e quanto scritto nel testo corrisponde al vero, ma come si suol dire, non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.

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